Sull’ultimo numero di IO DONNA Oliviero Toscani afferma che nel mondo il popolo italiano viene percepito come pavido, vigliacco, schifoso, brutto, volgare e attribuisce la “colpa” alle mamme italiane e a Berlusconi.
Non voglio entrare nel merito delle colpe di Berlusconi ma vorrei chiedervi cosa ne pensate di quelle delle mamme.
Sempre Toscani dichiara che “sono affettuose, smielate, limitanti. Intontiscono i figli, li rendono insicuri: mettiti il golfino, attento di qua, attento di là, mi raccomando, ricordati di non fare questo, di non fare quello….”
So bene che la prima cosa che viene in mente può essere che Toscani esagera sempre. Ma io ritengo che un fondo di verità esista nelle sue affermazioni.
Provate a mettervi ad osservare le mamme a un parco giochi. Quante volte sentite “stai attento” o addirittura “se fai così ti fai male” (e poi magari il bambino fa quella cosa e non si fa assolutamente male!!).
Spesso le mamme (onestamente non so se solo le italiane, non ho molta esperienza di mamme straniere) non lasciano liberi i bambini di mettersi alla prova.
Al mio nipotino che mi chiede se può fare una determinata cosa, io di solito rispondo “se te la senti, falla. La nonna ti guarda”. E vi assicuro che mi sono sentita dire più volte che sono un po’ troppo spericolata.
Ovvio che fin qui ho parlato di quanto si può fare per i nostri bimbi piccoli, per i ragazzini e gli adolescenti il discorso si fa più complesso. Qui non si tratta di provare un salto o un’arrampicata su un albero ma di affrontare le prove della vita. Anche in questo caso riusciamo a trovare il coraggio di lasciarli da soli a prendere le loro decisioni pur facendo arrivare il messaggio che noi siamo loro vicini? Cosa ne pensate?
24 Comments
Mia madre spronava me e mia sorella a provare a fare e disfare, se cadevo mi consolava e mi incoraggiava a riprovare. Ora è terrorizzata che le sue nipotine si facciano male e non vuole la responsabilità di rischi che sono comunque molto relativi… Ha cambiato radicalmente atteggiamento. Forse perchè è la nonna e non la mamma o forse è l’età che ti rende più apprensiva? Secondo me la seconda gioca un ruolo molto forte e essere mamma dopo i 35 anni credo che in molti casi, NON IN TUTTI, contribuisca a questa generalizzata apprensione e forse anche il fatto che ci siano tanti figli unici… Comunque è bello trovare una nonna così obbiettiva e fresca nella sua analisi che secondo me è molto vera!
Lascia che tua mamma sia apprensiva, Mela! Lei la sua parte l’ha già fatta e mi pare l’abbia fatta molto bene. Ha saputo spronarti e appoggiarti senza condizionarti. Ora lasciale fare la nonna. Ci sei tu … che hai imparato da lei come si fa la mamma. Un bacio
Hai ragione infatti sono grata a mia mamma e anche a mio padre per tutto, ma oggi quando mia mamma mi dice che non se la sente di tenere a casa da sola le bambine di 2 e 6 anni che sono vivaci ma non pazze scatenate, ci resto un po’ male, soprattutto quando mio papà pieno di entusiasmo mi dice “cosa ne pensi se porto al parco la grande?” io dico Sìì e lei “ma sei matta gli dài una responsabilità così??….. e io sinceramento un po’ mi innervosisco e rispondo che se lui se la sente io gliela dò volentieri… lei può rimanere a casa… comunque ultimamente le cose stanno migliorando, almeno con la grande che essendo cresciuta ha capito il tipo che è mia mamma e sta imparando a prenderla nel modo giusto… che ridere!!
Ancora una volta i piccoli hanno qualcosa da insegnarci. A volte la loro semplicità li aiuta a trovare le soluzioni giuste. La tua seienne è meravigliosa.
Ebbene si, io faccio parte della categoria delle mamme smielate e limitanti, purtroppo Oliviero Toscani ha ragione. Sono cosi limitante da aver rimediato una figuraccia colossale che tra un pò andrà in onda su Sky e me la merito pure. Alla riunione dei genitori la Tata ( che ha stravolto davvero in positivo la mia famiglia) m’ha fatto una bella strigliata..io che pensavo di essere ostaggio dei miei figli ho capito che invece era tutto il contrario, al punto da trattare il più grande ( che ha quasi tre anni) come un bimbo di sei mesi… a furia di “stai attento, non fare questo, non fare quello… cosa vuoi, hai bisogno di questo, di quello o di quell’altro”, non mi ero resa conto di essere a dir poco soffocante. Mi chiedo, forse mano a mano ero diventata un pò presuntuosetta? Forse ero cosi immersa nel leggere manuali, guide, riviste scientifiche di ogni tipo e mi era sfuggito un elemento importante, cioè il confronto con le nonne che mi avevano avvertita di questo atteggiamento!!!!
Perchè presuntuosa, Letizia? Non mi pare proprio visto che sei stata capace di riconoscere i tuoi limiti e di accettare con ironia la tua figuraccia. Quando c’è l’amore tutto si rimedia. Un abbraccio
Io non è che mi ci riveda tanto nella descrizione di Toscani. Ecco in quanto a affettuosità si. Io credo che insegnare le cose con amore sia dare un insegnamento – solido – di come si costruiscano e si nutrano i rapporti umani. Di come bisogna rapportarsi con le persone; con rispetto e umiltà. Per il resto, l’ansia e l’apprensione non fanno pate del mio carattere.
Io speso li lascio sperimentare. La piccola ha 15 mesi ed annovera già, nelle sue esperienze di vita, numerosissime cadute. Alla fine ha imparato anche a salire e scendere dal divano, dal letto e da qualche gradino… sbagliando si impara no?
Insomma, non li metterei in pericolo di vita, ma tenerli sotto una campana di vetro credo li penalizzi molto.
Anche l’aspetto “malanni” e “uscite” è da toccare. Io li ho fatti uscire SEMPRE, anche col naso moccioloso e colante o con la tosse. Coprendoli ma non eccessivamente. Confinati in casa solo con la febbre…non contiamo moltissime malattie…ma un gran numero di posti visitati :DDDD
Pensa, bismama, che nel nord della Norvegia dove vive il figlio di una mia amica, i bimbi all’asilo nido fanno il sonnellino pomeridiano nei loro passeggini all’aperto!!! Naturalmente ben coperti ma pur sempre all’aperto! Quindi mi sembra che tu sia sulla buona strada per crescere dei futuri “norvegesi”. Secondo me sei brava a lasciarli “cadere” senza grossi danni piuttosto che averli imbalsamati sulle seggioline.
Con molto impegno. E ne sono soddisfatta.
Una caduta della [i]Schiaffina[/i] oggi molto spesso si risolve in una fragorosa ristata da parte di entrambe.
Questo non significa che la faccio giocare con le cesoie delle rose e che la porto in scooter con capelli bagnati. Significa che ho lavorato ogni giorno per non ripeterle sempre [i]no attenta non-si-fa ti-aiuta-la-mamma da-sola-no[/i].
Ho avuto modo di vedere due neogenitori eccessivamente ansiosi durante la mia gravidanza e un marito che mi conosce bene mi dice che io tendenzialmente sono così (ansiosa di natura). Quindi ci abbiamo lavorato insieme da quando è nata: sono una sentinella silenziosa, insomma. Intervengo solo se vedo un reale pericolo. Ecco, lei ha 25 mesi. Forse adesso è più facile?
Grandiosa la tua definizione di “sentinella silenziosa” è proprio quello che ci vuole per i nostri figli. Soprattutto quando questi bimbi diventeranno adolescenti.
cara signora nonna,
ogni famiglia è diversa, e così ogni mamma e ogni nonna. sinceramente non solo non mi riconosco nella descrizione di Toscani, ma se proprio vogliamo dirlo se c’è qualcuno che mi mette ansia in certe situazioni è la nonna di mio figlio. se ha una leggera tosse come spesso accade ‘ma perchè non lo porti dal pediatra?’, se non ha voglia di mangiare ‘ma non è che non si sente bene?’, se fa i capricci perchè non vuole mettere le scarpe – capricci che fa per opporsi a qualunque cosa io voglia fargli fare, com’è normale per un bambino di 2 anni – ‘ma non è che sono scomode?’, e poi è un continuo di ‘ma non è troppo/troppo poco coperto?’, darti consigli sulla sua dieta se ha fatto troppa/troppo poca cacca, fino a pretendere che tu chieda al pediatra le cose più assurde, del tipo di vaccinarlo contro tutto, portarti a casa cremine anti zanzare e altri ‘regalini’ che non fanno altro che portare (in me) norvosismo e irritazione. sono una mamma tranquilla, cerco di coprire mio figlio il giusto, non mi stresso se non vuole mangiare, lo lascio giocare come è giusto che sia, seguo alla lettera i consigli del pediatra (che ho scelto in quanto molto equilibrato), e ho imposto poche regole importanti.
ah a proposito, quella nonna di cui sopra quando mio figlio aveva pochi giorni voleva che andassimo ‘per distrarci’ in centro con il taxi, portando il neonato in braccio. io ovviamente mi sono opposta.
Credo [quote name=”Cosmic”]cara signora nonna,
ogni famiglia è diversa, e così ogni mamma e ogni nonna. sinceramente non solo non mi riconosco nella descrizione di Toscani, ma se proprio vogliamo dirlo se c’è qualcuno che mi mette ansia in certe situazioni è la nonna di mio figlio. se ha una leggera tosse come spesso accade ‘ma perchè non lo porti dal pediatra?’, se non ha voglia di mangiare ‘ma non è che non si sente bene?’, se fa i capricci perchè non vuole mettere le scarpe – capricci che fa per opporsi a qualunque cosa io voglia fargli fare, com’è normale per un bambino di 2 anni – ‘ma non è che sono scomode?’, e poi è un continuo di ‘ma non è troppo/troppo poco coperto?’, darti consigli sulla sua dieta se ha fatto troppa/troppo poca cacca, fino a pretendere che tu chieda al pediatra le cose più assurde, del tipo di vaccinarlo contro tutto, portarti a casa cremine anti zanzare e altri ‘regalini’ che non fanno altro che portare (in me) norvosismo e irritazione. sono una mamma tranquilla, cerco di coprire mio figlio il giusto, non mi stresso se non vuole mangiare, lo lascio giocare come è giusto che sia, seguo alla lettera i consigli del pediatra (che ho scelto in quanto molto equilibrato), e ho imposto poche regole importanti.
ah a proposito, quella nonna di cui sopra quando mio figlio aveva pochi giorni voleva che andassimo ‘per distrarci’ in centro con il taxi, portando il neonato in braccio. io ovviamente mi sono opposta.[/quote]
Che dire….credo questi siano casi limite. Come dire “non ti curar di loro ma guarda e passa”. Prova a farti scivolare addosso i consigli non richiesti. Io annuisco e poi faccio quel che voglio!! Quindi prova ad evitare di innervosirti, a cosa serve??
passamila battuta: ma non è che al nonna di tuo figlio passa un po’ troppo tempo con voi? 🙂
Cara cosmic, mi viene da dirti: RESISTI, RESISTI, RESISTI. Continua a fare la mamma come stai facendo e continua ad ascoltare la nonna ma a fare di testa tua. Un bacio
Ragazze, visto che essere madre non è una cosa semplice nè facile, cosa hanno pensato negli Emirati Arabi e precisamente ad Ajman? E’ nata la prima università al mondo per mamme: insomma una laurea in maternità. Si impara di tutto, dalla pedicure ai diritti delle donne, dalla cucine all’arredamento all’educasione dei bambini. Giuro che non sto inventando: potete leggere la notizia a pagina 25 del SETTE magazine del Corriere della Sera.
[quote name=”Nonna Maria”]Ragazze, visto che essere madre non è una cosa semplice nè facile, cosa hanno pensato negli Emirati Arabi e precisamente ad Ajman? E’ nata la prima università al mondo per mamme: insomma una laurea in maternità. Si impara di tutto, dalla pedicure ai diritti delle donne, dalla cucine all’arredamento all’educasione dei bambini. Giuro che non sto inventando: potete leggere la notizia a pagina 25 del SETTE magazine del Corriere della Sera.[/quote]
Sebbene paia una cosa utile, io personalmente tendo a non dare molto credito ad una nazione, come gli emirati arabi, che fanno il corso di laurea in economia domestica, ma negano alle donne il diritto di guidare un’automobile.
@ bismama: si si, col tempo ho imparato a farlo… ma sia ben chiaro, le voglio molto bene e andiamo d’accordo, oltretutto è una bravissima nonna! era solo per dire che non mi piacciono gli stereotipi, fra l’altro mi chiedo se Toscani ha dei figli. dire che le mamme italiane sono apprensive è come fare discorsi sui neri che ‘hanno il ritmo nel sangue e giocano bene a basket’ (come direbbe Caparezza :-D, ma lui aveva aggiunto anche un’altra frase che tralascio ahahahaha), cioè aria fritta.
@laura: no, purtroppo e per fortuna (dipende dalle cirostanze) noi abbiamo tutti i nonni lontani. ma quel poco tempo, e le telefonate, sono sufficienti 😀
ribadisco: non era una critica contro le nonne, che del resto fanno il mestiere loro e forse farò anch’io così quando lo sarò. era solo per dire che ci sono persone diverse e situazioni diverse e toscani avrebbe fatto meglioa stare zitto.
Oliviero Toscani…noto pedagogo…comunque voglio accettare la provocazione. Io vivo all’estero, quello che ho notato e’ che le mamme qui non urlano, al contrario di noi mamme italiane.
Tornando in Italia noto che i vari “No cosi’ che ti sporchi!”, “No cosi’ che ti fai male” “Va a finire che le prendi!” Venogno sempre urlati, quesi a dimostrare agli altri che noi ci teniamo alla disciplina. Forse questo e’ un pensiero un po’ a lato, ma quando torno noto di avere sempre mille occhi addosso, al parco, in strada, in famiglia. Tutti pronti a giudicare, a improvvisarsi pedagoghi, dottori e poliziotti della disciplina. Le mamme italiane sono anche un po’ stressate dalle persone che stanno loro intorno, Toscani compreso 🙂
Ragazze per completezza di informazione Oliviero Toscani ha credo 3/4 figli e una moglie norvegese….
Vorrei aggiungere che anch’io sono in disaccordo con la generalizzazione di Oliviero Toscani ma penso che le mamme scandinave sarebbero un interessante esempio positivo contro certi errori diffusi che capita di vedere in Italia, come la convinzione che in inverno il sabato pomeriggio sia meglio portare un bimbo raffreddato a fare un giro in un caldo centro commerciale (pieno di gente impestata di virus che ti tossisce addosso su giochi a gettoni toccati da mille bimbi malaticci…) piuttosto che una bella passeggiata in un “freddo” parco all’aria aperta ovviamente ben imbaccuccato, dove alberi, piante, uno scivolo e un’altalena sono senz’altro più divertenti e salutari! …
ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO CON MELA!!! Teniamo all’aperto i bambini – meglio in un parco che in Corso Vercelli!!!!
Buonasera a tutte! Io, purtroppo :sigh: , mi riconsoco in parte nella mamma ansiosa e un pò troppo “presente”…
però penso che una generalizzazione e una colpevolizzazione delle mamme rispetto ai problemi dell’intero paese mi sembra una provocazione troppo pesante!!
E’ vero, le volte che mi capita di osservare le mamme straniere, mi rendo conto che noi italiane spesso ci lasciamo scappare delle paure di troppo! Però aggiungo un elemento: non è che forse la mancanza di garanzie per i nostri bimbi al di fuori della famiglia favorisce l’aumento dell’ansia materna?
@ mela: fra centro commerciale e parco? Parco! parco! parco!
Certo quello che i bambini trovano al di fuori della famiglia non tranquillizza ma proprio per questo dobbiamo – credo – dar loro gli strumenti necessari ad affrontare il “fuori”. Aiutarli quindi a saper prendere decisioni, a saper dire di no anche se il gruppo dice di sì, a saper scegliere…. Non è facile ragazze ma ci dobbiamo almeno provare.
Ciao a tutte, penso di essere l’eccezione che conferma la regola: ho avuto i bimbi a 37 anni, ma non sono troppo apprensiva. Anche io li lascio sperimentare. Devo ammettere che la casa è quasi tutta a prova di bambino e quindi i miei tre gemellini sono liberi di scorazzare, ma mi sono resa conto ad una festa di famiglia di non essere apprensiva. vado a raccontare: grigliata con i parenti nel giardino di una zia, i miei bimbi appena imparato a camminare si aggirano nel giardino e giocano assieme ai cuginetti di diverse età e con le zie giovani. IO seduta a chiaccherare con le zie e i cugini grandi. Ad un certo momento il mio ometto cade, da in piedi, sotto l’altalena (altalena da bimbi piccoli in plastica). Io che avevo osservato tutto, continuo a guardare, verificando che lui non piangesse e a spanne che non sanguinasse, poi vedendo che si alzava da solo e non piangeva non mi sono mossa. Intorno a me il finimondo!:-D tutti in piedi pronti a correre in aiuto del bimbo e poi tutti girati verso di me attoniti dicendo “ma non fai nulla??!?!?!” Continuo dicendo che il mio ometto ha riso e continuato a giocare e non ha nemmeno cercato la mamma. Ecco, perchè intervenire e distruggere la sua autostima e rovinare il suo divertimento correndo da lui tutta preoccupata. Se fossi andata li tutta ansiosa e con le braccia aperte avrebbe persino cominciato a piangere…cmq mi hanno fatto quasi sentire una mamma snaturata, mentre io mi sento “una sentinella silenziosa” come dice annalisa. Eppure spesso mi sento a disagio per essere così libera, forse sotto sotto mi sento in colpa?
Grazie per i tuoi consigli nonna Maria