Nel naturale ciclo delle stagioni, all’estate calda, spensierata, piena di luce, segue un periodo di preparazione al “raccoglimento” dell’inverno: l’autunno. Le giornate si fanno via via più fresche e diminuiscono le ore di luce. Tutto si prepara al periodo di massima quiete dell’anno, le piante entrano in fase di quiescenza, la crescita di fusti e chiome rallenta fino ad arrestarsi, le foglie ingialliscono fino a cadere, tutto viene trattenuto all’interno per superare i rigori dell’inverno e affrontare poi la rinascita in primavera.
Allo stesso modo anche nel nostro corpo tutto subisce un rallentamento: i processi di crescita e rigenerazione diminuiscono. Per effetto del sistema ormonale ci sentiamo forse più stanchi, con meno appetito, e con più voglia di riposare, di andare a dormire prima del solito. Il nostro corpo ci aiuta a prepararci all’inverno ed è bene seguire senza ostacolare queste sensazioni: sono richieste del nostro corpo, necessarie per adattarci al freddo e alla minore quantità di luce.
Se i nostri bambini hanno meno appetito, se sembra che non crescano in statura come hanno fatto in primavera o estate, proviamo ad assecondarli, se sembrano più svogliati, proviamo a lasciare che si godano la quiete dopo le vacanze. Accanto alla generale diminuzione di appetito, si può anche notare un maggiore desiderio di dolci e carboidrati: il nostro corpo – a seguito della diminuzione della quantità di luce – produce melatonina che ci dà malinconia e ci fa prediligere i carboidrati ad alimenti più proteici. I carboidrati assunti vengono poi trasformati in grassi (accumulati nel fegato), che verranno usati in inverno per produrre calore e mantenere la temperatura corporea costante, nonostante il freddo esterno.
Con le case ben riscaldate e i vestiti che possiamo permetterci al giorno d’oggi, il nostro corpo non avrebbe effettivamente “bisogno” di questo grasso di scorta e i troppi carboidrati potrebbero portare verso il sovrappeso. Senza esagerare, come si diceva prima per rispettare il senso di torpore dell’autunno, incoraggiamo i nostri bambini ad uscire e giocare, magari sfruttando le ore centrali della giornata, quelle più luminose: oltre a bruciare i grassi non necessari, ne avranno beneficio l’umore e il sistema immunitario, che d’inverno sarà messo a dura prova.
I colori in tavola possono venire in nostro aiuto: rallegriamo le nostre tavole con l’arancione della zucca, e poi a seguire quello di arance e mandarini. La zucca è ricchissima di vitamina A, contiene vitamine B1 e B2, calcio, fosforo, potassio, magnesio e ferro; è un ottimo ricostituente per i bambini, è antinfettiva, lassativa e protettiva di cuore e intestino. Arance e mandarini sono ricchi di vitamine A, B, C, ferro, magnesio e acido folico. Secondo la cromoterapia, l’arancione ha un’azione riscaldante e rallegrante, dà energia senza però eccitare come fanno il rosso e il giallo, dalla cui combinazione deriva. Aiuta inoltre a distribuire l’energia e favorisce la concentrazione mentale.
Chissà se le zucche e le arance han deciso di essere color arancione pensando alla ripresa delle scuole?
1 Comment
Hai proprio ragione, sembriamo in autunno! Le temperature sono calate e di molto e ci si deve proprio coprire… peccato! Grazie mille per i consigli anche se in casa mia l’appetito è l’unica cosa che non manca MAI :love: