Hai mai provato quella stretta allo stomaco vedendo il tuo partner parlare con qualcuno? O quella sensazione di fastidio quando un amico ottiene qualcosa che avresti voluto anche tu?

Non preoccuparti, è successo a tutti. Ci hanno insegnato che la gelosia è normale, che fa parte dell’amore, dell’amicizia, persino della crescita personale.

Ma siamo proprio sicuri che sia così?

La gelosia: un’illusione costruita dalla società

Se ci pensiamo bene, la gelosia non è qualcosa con cui nasciamo.

I bambini piccoli non sanno cosa significhi essere gelosi in senso profondo, lo imparano osservando gli adulti, assorbendo modelli e aspettative. La società ci educa a competere, a confrontarci, a pensare che il nostro valore dipenda da quello che possediamo o da come veniamo percepiti dagli altri.

E così la gelosia si insinua nelle nostre vite: temiamo di perdere qualcuno perché ci hanno detto che l’amore significa possesso, proviamo invidia perché ci sembra che il successo degli altri tolga qualcosa a noi.

Ma è davvero così? O è solo una trappola mentale in cui siamo caduti?

Se sei geloso, significa che ami di più?

La cultura pop ha giocato un ruolo enorme in questa convinzione. Film, canzoni, romanzi ci hanno raccontato che la gelosia è sinonimo di amore, che chi ama davvero ha paura di perdere l’altro.

“Se non è geloso, non gli importa abbastanza di te”, quante volte l’abbiamo sentito dire?

Ma la verità, secondo noi, è un’altra.

La gelosia non è una dimostrazione d’amore, è solo insicurezza travestita da sentimento romantico. L’amore vero non è controllo, non è paura di perdere, ma fiducia e libertà. Se qualcuno ci ama, lo fa per scelta, non perché lo stiamo sorvegliando o perché temiamo che se ne vada.

Quando la gelosia diventa pericolosa

Il problema è che questa emozione, se lasciata libera di crescere, può diventare tossica. A volte si trasforma in controllo, in divieti, in richieste continue di rassicurazione. Nei casi più estremi, può portare a dinamiche pericolose, dove la gelosia giustifica atteggiamenti di possesso e persino violenza.

Pensiamo a quante volte abbiamo sentito storie di relazioni in cui la gelosia era il motore di comportamenti tossici. Quante volte la frase “l’ho fatto perché ero geloso” è stata usata per giustificare un comportamento sbagliato?

Per questo è così importante riconoscerla e disinnescarla.

Come possiamo liberarci della gelosia?

La buona notizia è che la gelosia non è una condanna a vita. Possiamo allenarci a vederla per quello che è: un’emozione condizionata, non una verità assoluta.

Ecco qualche spunto per iniziare:

  • Fermati e ascolta la tua gelosia. Quando senti quel fastidio salire, chiediti: “Di cosa ho paura davvero?” Spesso la risposta non riguarda l’altro, ma qualcosa dentro di te.
  • Impara a fidarti. L’amore basato sulla fiducia è molto più forte di quello basato sulla paura. Se qualcuno vuole stare con te, lo farà comunque, senza bisogno di controllo.
  • Coltiva la gratitudine. Invece di focalizzarti su quello che potrebbe mancarti, prova a concentrarti su quello che hai. Ti accorgerai che c’è molto più abbondanza di quanto pensi.
  • Cambia prospettiva. Il successo degli altri non toglie nulla al tuo. L’amore del tuo partner non diminuisce solo perché esistono altre persone. Smetti di pensare in termini di scarsità.

Verso una visione più libera dell’amore

Se iniziassimo tutti a cambiare questa narrazione, a smontare il mito della gelosia come dimostrazione d’amore, potremmo vivere relazioni più sane, più leggere, più vere. Potremmo smettere di misurarci con gli altri e iniziare a costruire la nostra felicità su basi più solide.

Perché alla fine, la gelosia non ci appartiene davvero. È solo un’ombra creata da un sistema che ci vuole insicuri.

E noi meritiamo di essere liberi.

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