È di qualche giorno fa la notizia che TikTok limiterà il tempo di utilizzo della sua app agli under 18 ad un massimo di un’ora al giorno. Non solo, verranno introdotte delle funzioni dedicate ai genitori, come il resoconto del tempo speso e l’impostazione di limiti d’utilizzo, affinché possano controllare l’attività online dei figli adolescenti. Sì, perché il tema giovani e social network è caldissimo in questo periodo e, come genitori, non possiamo che porci delle domande per cercare di proteggere i ragazzi dai pericoli che possono incontrare in rete. Ma fondamentale è limitare quello che fanno e il tempo che spendono con lo smartphone in mano, ormai estensione, ahimè, del loro braccio. Approfondiamo l’argomento e cerchiamo di capire come possiamo affrontarlo.

Ragazzi e social network: i genitori devono conoscere il “nemico”

Qual è la linea di confine tra il divieto e l’essere anacronistici? Ce lo chiediamo continuamente noi mamme e papà. Trovare la giusta via di mezzo tra il concedere e il preservare è difficilissimo. I giovani tutti i giorni si confrontano con i compagni: sarebbe giusto vietare loro l’utilizzo degli smartphone quando sono in realtà sempre circondati da amici che li hanno? L’effetto sarebbe quello di scluderli così da materie di discussione e dalla possibilità di socializzare? Allo stesso tempo, come possiamo proteggerli, evitando di lanciarli nella giungla del web senza paracadute e rischiando, anche, che si ritrovino in un loop di contenuti non adatti alla loro età? Sono tutte domande legittime. Possiamo partire da qui: conoscere il “nemico”. Molti adulti non utilizzano i social network, perché dovrebbero pensare che possano essere rischiosi per i figli? Gli smartphone hanno amplissime potenzialità, anche positive. Iscrivetevi ad un corso, spulciate tra gli articoli di esperti e ricerche, scegliete fonti sicure, partecipate a corsi e approfondimenti che spesso organizzano le scuole. Saperne di più significa avere in tasca uno strumento fondamentale per argomentare le vostre scelte con i figli.

Ragazzi e social: date dei tempi

Lo viviamo sulla nostra pelle: persino quando sono spenti i nostri smartphone ci attraggono. Il brivido da notifica, lo chiamano. E così ogni cinque minuti ci troviamo a tirarli fuori dalla tasca e a controllarli, con una punta di delusione se nessuno ci ha scritto. Come è necessario imporci della disciplina da adulti, dobbiamo farlo con i nostri figli. L’utilizzo deve essere limitato nel tempo e nei momenti corretti. Stanno studiando? Lo smartphone resta in un’altra stanza o verranno continuamente distratti e interrotti. Siete tutti insieme a tavola? L’attenzione deve essere sui racconti della giornata, sul confronto familiare. Diamo il buon esempio, evitando di tenere il telefono sul tavolo e silenziandolo nel momento della cena.

Attenzione al sonno

Diversi studi hanno evidenziato come l’utilizzo degli smartphone abbia un impatto negativo sul sonno dei ragazzi, che “smanettano” fino a tarda sera e poi, a causa degli input visivi della luce dello smartphone, dei video, delle musiche, faticano ad addormentarsi. Date dei limiti, sia all’orario in cui devono andare a dormire, sia ai luoghi in cui possono portare il loro smartphone. Nei luoghi del sonno non deve entrare, così da creare un distacco netto dallo strumento e che porti a migliorare la qualità del sonno (e di conseguenza il rendimento scolastico).

Confronto con gli altri: attenti all’autostima

Succede anche a noi adulti. Guardare i social ci può creare sbalzi d’umore, difficoltà nell’accettarci, la sensazione di essere meno interessanti o di fare cose meno cool degli altri. Pensate ai giovani, soprattutto agli adolescenti, in una fase delicatissima della crescita, quella in cui ci si sente brutti, goffi, sfigati. Confrontarsi con modelli sbagliati di bellezza o di comportamento ha conseguenze molto importanti sulla loro autostima. Affiancateli in questo periodo complesso, senza sbirciare senza permesso nei loro social network, ma confrontandovi con quello che pubblicano, per esempio: “come mai hai cancellato l’ultima foto su Instagram? Ti sentivi brutta? Lo sai che molte ragazze usano dei filtri su Instagram per mostrarsi? Ma non sono la realtà, non devi sentirti diversa”. Siate una spalla, un aiuto, un porto sicuro a cui sempre possano tornare, e sosteneteli psicologicamente nel confronto con l’altro.

Non lasciateli soli

Il ruolo del genitore non è quello di dare lo smartphone in mano, magari dopo mesi di capricci per ottenerlo, e lasciare che i figli ne facciano quello che vogliono. Affiancateli nell’esplorare i social network, nel capirne le potenzialità, nel rendere loro chiaro cosa sia vero e cosa no, senza utilizzare gli strumenti della tecnologia come un parcheggio o la soluzione al tempo libero. State particolarmente attenti, soprattutto con i più piccoli, con YouTube che, video dopo video, può mostrare contenuti non adatti e di poco valore. Decidete sempre insieme cosa vedere e in che modalità.

Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.

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