La musica è un alleato molto importante nella crescita nei bambini, perché diverte, fa star bene, rilassa e stimola il cervello. Ciò è  dimostrato a livello scientifico da uno studio condotto nel 2013, secondo il quale “La musica migliora le abilità cognitive e non cognitive più del doppio rispetto ad attività sportive, teatro o danza”. Questo ovviamente non significa che i vostri figli debbano diventare degli appassionati di musica, prediligere determinati generi o suonare necessariamente uno strumento. Il segreto è far avvicinare i più piccoli alla musica proprio come a un gioco, senza imposizioni. La musica, prima di tutto, è un piacere e la si può vivere in diversi modi!

LA MUSICA È PER TUTTI

La musica non ha barriere e tutti possono imparare a cantare e a suonare, anche semplicemente per fare un’esperienza divertente. Nessuno è davvero negato, nemmeno se fatica, per esempio, a seguire il ritmo di una canzoncina con le mani o a cantarla. Inoltre il sostegno del genitore è fondamentale per l’educazione musicale del figlio, pur senza l’ambizione di farne un professionista. Alla domanda “Quando iniziare?” il musicista e scrittore Hugo Pinksterboer sostiene che non è mail troppo presto. Sono sufficienti semplici canzoncine cantate da un genitore e che il bambino ripete poi a mo’ di gioco. Stesso discorso per imparare a suonare uno strumento musicale. A partire da quale età?  Si può pensare ai primi anni delle elementari e comunque tutto dipende da come il bambino riesce a sviluppare le abilità motorie, la coordinazione e la capacità di concentrazione.

MUSICA E CREATIVITÀ

Per ascoltare, cantare o suonare si devono attivare entrambi gli emisferi del cervello: quello destro, sede delle emozioni e delle capacità sensibili, coglie il timbro della musica e la melodia; quello sinistro, invece, che controlla i processi logici, analizza il ritmo e l’altezza dei suoni. Il risultato è una intensa ginnastica della mente. Sembra che la musica contribuisca anche a migliorare il carattere e a gestire le emozioni, attraverso la costanza dell’impegno legato alla formazione musicale.
Dal punto di vista cognitivo la musica aiuta il bambino a sviluppare proprie capacità di ascolto e di osservazione, ad accrescere la propria immaginazione e creatività, ad aumentare le capacità di concentrazione e l’attenzione e ad esercitare la memoria. Fare musica in famiglia è molto importante per rafforzare il legame affettivo fra adulto e bambino, migliorando il livello di benessere.

IL RUOLO DEI GENITORI

Che cosa i genitori possono fare per stimolare il bambino e farlo avvicinare al mondo della musica? Ecco qualche semplice consiglio:
ascoltare la musica in gravidanza: una volta nato, ciò permetterà al bimbo di riconoscere le melodie;
esplorazione sonora dei bambini, offrendo piccoli oggetti e strumenti che producono i suoni;
cantare: giocare insieme ripetendo delle melodie;
ascoltare insieme la musica, che siano brani o filastrocche.

IL DECALOGO DEGLI EFFETTI POSITIVI DELLA MUSICA SUI BAMBINI

1. Migliora le capacità di lettura
2. Potenzia l’attitudine al mondo matematico
3. Aiuta nel ragionamento e stimola la creatività
4. Aumenta il quoziente intellettivo
5. Aiuta a imparare più velocemente le lingue
6. Stimola l’udito
7. Rallenta il declino cognitivo associato all’invecchiamento
8. Rafforza la corteccia motoria
9. Aumenta la memoria di lavoro e quella a lungo termine
10. Aiuta a gestire l’ansia e a migliorare l’autostima

Immagine copertina: yarruta 

Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.