Carissimo, eccoti arrivato all’entrata nella scuola media.
Mi hai detto l’altro giorno che hai un po’ paura di quello che troverai. A questo proposito vorrei dirti cosa desidero per te.

Vorrei che tu non vivessi mai nella paura di sbagliare, di restare indietro, di prendere un brutto voto.
Vorrei che tu provassi invece la sensazione di essere entrato in un mondo dove sta per succedere qualcosa di bello.
Vorrei che ti prendesse la passione per quello che stai facendo, per quello che stai imparando.
Vorrei che tu capissi (e soprattutto che tu trovassi chi ti aiuti a capire) che leggere non è un dovere e per di più noioso ma che è un piacere perché dalle parole dei libri scaturisce tutta una serie di pensieri, di idee, di domande che daranno un senso alla tua esistenza.
Vorrei che tu incontrassi insegnanti che sappiano trasmetterti la bellezza dell’impegno, la gioia di raggiungere un obiettivo. Che sappiano farti uscire dalle quattro mura di un’aula per portarti, anche solo con la fantasia, nella natura, nell’arte, nella letteratura, nella matematica, nello sport. Che ti facciano scoprire l’amicizia, la solidarietà anche la competizione, perché no, purché finalizzata al raggiungimento di un ideale comune.
Vorrei tanto che tu sia curioso perchè la curiosità ti porterà a imparare, capire, vedere, scoprire, camminare, correre.
Se dovessi avere dei dubbi, dei tentennamenti non temere, attorno a te ci sarà sempre la tua famiglia che ti prenderà per mano e ti accompagnerà per quei tragitti particolarmente difficili.
E nella tua famiglia ricordati sempre la presenza della tua nonna che è assolutamente convinta che tu sia il migliore.

 

photo credit: pexels.com

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