Chi di noi donne, da ragazzina, non camminava con le amiche mano per la mano? E chi invece non ha mai notato ragazzini maschi che camminano in gruppo occupando metà carreggiata e spintonandosi di continuo? Le differenze tra maschi e femmine ci sono, e durante la pre adolescenza alcuni aspetti diventano particolarmente evidenti.

Nei corridoi, a scuola, durante l’intervallo vedo ragazze che camminano abbracciandosi e coccolandosi, e ragazzi che corrono e si urtano di proposito, che si danno pacche sulla schiena e che cercano di arrampicarsi sulle porte delle aule.
Perché questa differenza? Entrambi, maschi e femmine, cercano un legame, ma in modi diversi. I maschi cercano un contatto fisico attraverso la lotta, vera o più spesso per gioco, come strategia per far sentire la propria presenza all’altro. Nelle femmine, invece, il legame si gioca nella costruzione della relazione con l’altro.

Entrambi i sessi, tuttavia, nella pre adolescenza sono guidati nei loro comportamenti da una domanda: fino a dove posso spingermi?

I maschi e le regole dell’amicizia nella pre adolescenza

I maschi si chiedono: fin dove arriva la mia forza? Per loro, sfidare le regole diventa una prova di sicurezza: attraversare la strada all’ultimo secondo per non essere investiti, camminare in mezzo alla strada, andare in bicicletta senza mani e a zig zag, impennare; lo fanno per scoprire fino a che punto possono rischiare senza farsi male.

Le femmine e il loro approccio all’amicizia nella pre adolescenza

Per le ragazze, invece, la sfida si gioca soprattutto nelle relazioni con gli altri e nella loro approvazioneLe femmine, infatti, costruiscono un legame attraverso il piacere di parlare, raccontare, confidarsi, coccolarsi. Anche voi facevate lunghissime telefonate con le amiche usando il telefono di casa e tirandovi dietro il filo della cornetta per allontanarvi e avere un po’ di privacy?

Fin da piccole le bambine sono interessate ai toni di voce e alle espressioni facciali, desiderano decifrarle; nella pre adolescenza si tengono per mano, si abbracciano, cercano contatto emotivo e intimità con gli altri, più che azioni e manifestazioni di forza, come fanno invece i maschi.

La trasformazione fisica nel pre adolescente

Un aspetto che interessa prepotentemente sia maschi che femmine è poi la trasformazione fisica, che porta alla ribalta la questione dell’approvazione sociale, cruciale a prescindere dal sesso.

Si possono verificare due situazioni, e due conseguenti comportamenti del pre adolescente: se la trasformazione suscita consenso intorno a loro, i ragazzi si aprono serenamente ai rapporti sociali. Se invece i cambiamenti fisici mettono in imbarazzo, i ragazzi si chiudono in se stessi, rischiando di isolarsi dal gruppo dei pari, in particolar modo le ragazze.

In questo ambito gli ormoni, che influenzano ma non spiegano in toto i comportamenti dei pre adolescenti, giocano un ruolo fondamentale con le ragazze, che si trovano ad affrontare il primo ciclo mestruale, che porta con sé dolori fastidiosi, stati d’animo altalenanti, turbamenti emotivi e la necessità pratica di organizzare le proprie attività anche in base al ciclo.

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Nei maschi, che non devono affrontare questo momento così delicato, spesso la trasformazione fisica e psicologica avviene un po’ più tardi. Le difficoltà a gestire le emozioni possono trasportare in pochi attimi un ragazzo dall’esuberanza all’aggressività, dall’istintività e dalla rabbia alla regressione all’infanzia. La mamma di un mio alunno tredicenne esuberante e “sfidante” a scuola, dove spesso adotta atteggiamenti da duro, a casa la sera chiede ancora le coccole nel lettone! Da spavaldo a mammone in poche ore…

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La maturazione fisica a questa età incide decisamente sulla costruzione della personalità dei ragazzi; chi rimane nell’ombra ha spesso il vantaggio di avere più tempo per maturare e raggiungere un maggior equilibrio tra sviluppo fisico e psicologico.

COSA POSSIAMO FARE NOI GENITORI?

Per sostenere i nostri ragazzi e ragazze in questo periodo possiamo impegnarci a creare con loro momenti di vera condivisione, di confronto, anche silenzioso, sulle nuove problematiche che spesso li turbano, anche se non vogliono dimostrarlo. Possiamo cogliere l’occasione di costruire con loro una nuova complicità, lasciando sempre aperto il dialogo, anche quando loro sembrano rifiutarlo.

Certo che… se tutto questo avviene nella pre adolescenza, che cosa dovremo aspettarci nell’adolescenza vera e propria?!

Author

Insegnante, autrice e blogger fondatrice di mammeimperfette.com, mamma entusiasta, e a tratti ancora incredula, di Fabio e Marco. Appassionata e avida studiosa di autostima per bambini, ne scrivo spesso sul mio blog e ho raccolto i consigli pratici più efficaci per svilupparla nell'ebook “Mamma, io valgo!” e nei video del Percorso Aiedi. “Aiedi” è l'approccio che seguo per accompagnare i miei figli nella crescita, in cui autostima, intelligenza emotiva e autodisciplina sono le tre risorse indispensabili da favorire nei bambini per aiutarli a crescere sicuri di sé, autonomi e capaci di essere felici. Due maternità nel giro di 18 mesi mi hanno cambiato la vita, in meglio, e mi hanno portato a riflettere su chi volevo davvero diventare “da grande”. Decisamente imperfetta e con tanta voglia di migliorare, sono convinta che se vuoi che le cose cambino, tu devi cambiare.

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