Siete in procinto di svezzare dei gemelli? Abbiamo la persona più giusta per voi: è Alessandro Vannicelli che, oltre ad essere l’autore di Baby Schiscetta, libro di ricette e consigli per bimbi dai 6 ai 18 mesi, è anche papà di due gemelle di quasi due anni.
Vi abbiamo già raccontato tempo fa di Baby Schiscetta: edito De Agostini, propone 100 ricette sane, semplici, buone e trasportabili perché i bambini non rinuncino ad un’alimentazione corretta e mamma e papà alla convivialità di un pasto fuori con amici e famiglia.
Ma se siete genitori di gemelli, lo svezzamento può spaventare ancora di più! Ecco perché abbiamo fatto qualche domanda ad Alessandro, che ci ha raccontato la sua esperienza con le sue bimbe, Gaia e Giada.
Svezzamento gemelli

Svezzamento di due gemelli: come si gestisce a livello pratico? 

Lo svezzamento è un momento critico per i piccoli (ma anche per noi genitori. Vediamola anche dal nostro punto di vista), è utile avere delle indicazioni pratiche su come e quando iniziarlo. In primis i pediatri ci possono dare sicuramente un aiuto ma è fondamentale che l’avvicinarsi a questo momento sia un piacere per noi e per i bambini. La gioia e la scoperta in questo momento di vita, sono le basi che ci porteremo dietro anche in età più adulta. In generale è più semplice affidarsi ad uno schema di svezzamento, soprattutto per il primo periodo in cui si è meno sicuri e non si nota che anche il bambino è tranquillo e accetta volentieri la pappa, senza lanciare la pappa come Bastianich di Master Chef!

Poi adattare la cucina all’arrivo dei 2 piccoli è fondamentale (ancora prima di scegliere il colore pastello della camera da letto). Lo è per l’arrivo di ogni bambino ma per i gemelli assume un ruolo ancora più cruciale. La cucina anche piccola non deve essere demolita e ricostruita, necessita semplicemente di una organizzazione tesa a creare un piccolo spazio studiato apposta per loro. Non chiamate quindi imprese di demolizioni per ribaltare l’assetto della casa. Piccoli accorgimenti, qualche utensile e oggetto utile alla causa, renderanno la cucina, il luogo cardine per iniziare questo percorso culinario di neo genitori.

Quali accessori e prodotti possono aiutare?

 Io e Laura ci siamo attrezzati subito con un seggiolone eccezionale che permettesse l’adattamento lungo le varie fasi della crescita di Gaia e Giada, quindi da sdraietta a seggiolone, fino ad arrivare a sedia da pranzo vera e propria. In commercio esistono prodotti di design che uniscono qualità e prezzi vantaggiosi. Saprete districarvi in questa selva, scegliendo un prodotto che ben si sposi e contestualizzi con lo spazio che sceglierete di adibire a zona pappe. Non tanto per i colori, ma per la comodità di entrambi. Pensate anche a voi, la vostra comodità durante il momento pappa è fondamentale per la serenità che andrete a trasmettere ai piccoli. Ritagliate uno spazio dedicato all’alimentazione dei piccoli di casa. Bottiglie, cibarie, piattini, sterilizzatori, biberon, cucchiaini e tutto il necessario per la loro alimentazione è bene che non vadano a finire in mezzo alle stoviglie e agli alimenti usati nel quotidiano da noi genitori, ma che abbiano un angolo riservato, da poter utilizzare con ordine e praticità.                                     

Come avete vissuto, da genitori, lo svezzamento delle gemelle?

Eravamo molto spaventati all’inizio. Spaventati dall’essere impreparati e dall’arrivare senza aver “studiato”. Siamo partiti da dove partono tutti i genitori, ovvero da zero. Da genitori “imperfetti”.
Ci siamo informati, leggendo e ascoltando chiunque. Ma dentro casa con i propri figli ci siamo stati solo noi. Per questo il miglior consiglio che posso dare è di agire con buon senso.
Ho e abbiamo imparato a fidarci di noi e smettere di cercare di essere “perfetti e da manuale”. Facendo esperimenti e qualche sbaglio, con la componente fondamentale del divertimento. Mio, di Laura, ma soprattutto di Gaia & Giada.

Cosa fare quando si hanno dei rifiuti netti sul cibo? 

All’inizio le mie figlie hanno risposto magicamente a tutti gli stimoli. Il passato di verdure, sembrava essere il “cibo degli dei”. Ma era ovviamente un momento transitorio, dato dalla non conoscenza di altri gusti e dalla necessità di nutrirsi. Quando poi il palato si è fatto più sofisticato sono iniziati anche per noi i rifiuti categorici e le bocche serrate. Il consiglio che posso dare è: all’inizio assecondare i gusti, non imporre e non scoraggiarsi mai davanti ad un rifiuto. Impariamo dei trucchi, ad esempio nascondere le verdure negli ingredienti come patate, ricotta. Trasformare gli ingredienti “difficili” in polpette, che possono essere presi in mano e maneggiati per essere studiati (il gioco è alla base anche dell’alimentazione). Per i più grandi, raccontare le ricette, facendole diventare misteriose. Delle polpette di spinaci, diventano per magia: “Polpette di drago”, la mitologia, la narrazione affascinano anche e soprattutto i più piccoli.

Hai qualche consiglio da dare alle nostre mamme di gemelli?

Alcuni mantra, che ho segnalato anche nel mio libro Baby Schiscetta.

Semplicità. Ricette con prodotti facilmente reperibili. Ricette di semplice esecuzione con tempi di preparazione brevi chi si adattano ai ritmi di noi genitori che per la maggior parte dei casi lavoriamo entrambi.
Sano. Verdure, poco sale e poco zucchero per salvaguardare la loro salute futura e abituarli fin dai primi mesi.
Bontà. Ricette a base di frutta e verdura mature e di stagione.
Trasportabilità. Per concedere delle pause ai genitori. Dalla cena fuori, ad un aperitivo, con la tranquillità e la consapevolezza di portarsi in giro una schiscetta fantastica per i nostri amati bambini. In ultimo ma non meno importante.
Date sempre il buon esempio, se voi siete i primi a non mangiare certi alimenti, perché dovrebbero farlo loro?

Se volete conoscere di persona Alessandro, lo trovate il 18 novembre 2017 in occasione della presentazione di Baby Schiscetta a Bookcity Milano 2017 presso la Libreria Colibrì (via Laghetto 9/11) alle 17. Con lui ci sarà Francesca Valla (SOS Tata).

 Grazie Alessandro e buon svezzamento a tutti!
Author

Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.