Multitasking, ecco la parola chiave che sempre più si sente usare nei confronti della molteplicità di impegni a cui oggi le donne sono chiamate.

A fronte di una verità storica alla base di questa caratteristica tutta femminile (le donne nelle caverne dovevano occuparsi contemporaneamente di più cose: curare gli anziani, tenere d’occhio i bambini e insieme tenere il fuoco acceso e allontanare gli animali dal cibo, mentre gli uomini dovevano concentrare la loro attenzione necessariamente su un solo obiettivo, la preda da catturare) è sicuramente vero che ai nostri giorni conciliare tutte le attività a cui ci viene richiesto di badare è un’impresa decisamente ardua.

Sensi di colpa ne abbiamo?

Ma l’aspetto di questa impresa che più pesa sulle donne oggi è il famigerato senso di colpa in cui spesso cadiamo perché qualsiasi cosa facciamo ci sentiamo inadeguate perché non stiamo facendo “anche” altro: se lavoriamo non ci stiamo occupando di casa e famiglia, se ci occupiamo dei figli ci sentiamo insoddisfatte perché la nostra professionalità viene messa da parte, e in tutto questo frullo di sensazioni spesso ci dimentichiamo che altrettanto importante è trovare del tempo per noi stesse.

3 cose da fare per superare i sensi di colpa

La Psicoterapeuta Germana Cavallini ci aiuta a riflettere proponendoci di fare un reset e suggerendoci alcuni spunti:

  1. occuparsi di se stesse è un dovere perché solo considerando i nostri bisogni e dando loro risposta saremo soddisfatte di noi stesse e solo così potremo dare il meglio alla famiglia e al lavoro,
  2. i sensi di colpa sono un artificio con il quale si può controllare l’operato degli altri, anche se a volte in modo involontario, ma in realtà non esiste il sentirsi in colpa se non ci sono delle colpe,
  3. gli esseri umani sono per natura fallibili, quindi se si commettono delle colpe, un sincero pentimento e una richiesta di scuse ristabiliscono sempre un buon ordine di funzionamento.

Sentirsi libere di scegliere

Detto questo, care donne, sentiamoci davvero libere sia di lavorare che di occuparci dei nostri figli e della famiglia ma anche di trovarci i nostri spazi ai quali non è bene rinunciare. E da ultimo vorrei ricordare un prezioso insegnamento che un amico “maschio” mi ha dato: ricordati che se vuoi che qualcuno occupi uno spazio, bisogna che prima tu ti tolga per crearlo quello spazio, tradotto direi: se non hai tempo per preparare la cena, non farlo, tuo marito prima o poi imparerà a cuocere una bistecca!

 

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Innamorata della vita, dei viaggi, della buona cucina. Smanettona, amo i social e la condivisione, più offline che online: le lunghe tavolate, le domeniche in famiglia, la risate esagerate. Freelance per vocazione, lavoro sul web dal 2009, nel 2013 divento co-founder di PaperProject.it. Nel 2016 realizzo il mio più grande sogno: diventare la mamma di Giacomo.