Fare ordine… ritrovare… gettar via.
Capire cosa conservare.
Stabilire le priorità (da segnare tra i prossimi buoni propositi: imparare a farlo!).
Ogni trasloco include questo aspetto così difficile, anche per una come me che ne ha ormai fatti un po’ è che non ama conservare oggetti.
Mi sono sempre slegata facilmente dalle mie “cose” ma ora inizio a farlo con meno disinvoltura.
Ieri ho ritrovato i bavaglini del nido con i loro nomi ricamati… li avevo messi in un cassetto.
Ok sono “solo” cose ma racchiudono un mondo, un’epoca, una storia. La nostra.
Li ho guardati e in quella spugna bianca col bordino a quadretti azzurri ho visto gli anni appena trascorsi. Col magone li ho buttati via, tranne due, uno per ognuno di loro.
Ok sono “solo” cose ma racchiudono un mondo, un’epoca, una storia. La nostra.
Li ho guardati e in quella spugna bianca col bordino a quadretti azzurri ho visto gli anni appena trascorsi. Col magone li ho buttati via, tranne due, uno per ognuno di loro.
Ma in tutto questo gettar via, c’è anche tanto “fare spazio”, accumulando anziché oggetti, sensazioni e messaggi .
Mi piace ascoltarli tutti, anche quelli che non vengono espressi.
Anche quello dei miei vicini di casa anziani e affettuosi che mi prospettano solo momenti difficili o quelli di chi, esattamente all’opposto, non coglie le difficoltà ma solo il lato bello.
Non mancano gli incoraggiamenti di chi vede nitidi i due lati della medaglia, quello positivo e quello, diciamo complesso.
Tra tutti questi mi ha colpito quello di una persona per me speciale. E come sempre, quando i messaggi profondi arrivano da lui, mi stupisco sempre e un po’ mi commuovo.
“È come se rinascessi”
Ecco, in questa espressione è racchiuso il senso di tutto.
Leggi la mia storia >> VITA DA EXPAT
Diritto d’autore: lifelikeart2014 / 123RF Archivio Fotografico
Comments are closed.