Esterno spiaggia, sole e caldo. Io e il gentile consorte pronti per un weekend di dolce far niente spalmati sul lettino. Siamo io e lui, senza figli. Liberi e forse un po’ ingenui.

Mi porti la borsa che mi sta lussando una spalla?
Certo, passa qui… Ma che cavolo ci hai messo dentro, i mattoni?
Pesa eh? Questo è niente, vedrai quando avremo un figlio, non hai idea!

Eh no, un’idea proprio non ce l’ha. Basta il suo sguardo interrogativo della serie “in che senso??” a confermarlo. È arrivato il momento che se la faccia…

Vuoi sapere a cosa mi riferisco?  – dico io – Aspetta e vedrai!

L’occasione mi viene servita su un piatto d’argento qualche minuto dopo, quando all’ombrellone accanto al nostro arriva una famigliola così carica da sembrare una ditta di traslochi. Iniziano a sistemarsi per affrontare al meglio la giornata, con un’organizzazione da far impallidire ogni ingegnere gestionale, tirando fuori tutto il nécessaire e posizionandolo strategicamente.

La borsa delle mamme al mare…

Invito il gentile consorte a osservare attentamente le grandi manovre e, soprattutto, la borsa della mamma, da cui tira fuori nell’ordine:

Creme solari

Con protezione 30, 40, 50, doposole e, ben nascosto sotto i vari flaconi, scorgo anche un vero toccasana contro le scottature: l’aloe. Ma non una semplice lozione. L’intera pianta, vaso compreso. Giusto per stare più tranquilli.

Cambi vari e… per tutti!

Costumi interi, due pezzi, boxer, slip: la pila sul ripiano dell’ombrellone si fa talmente alta da iniziare a crollare su un lato, tipo Torre di Pisa. Vogliamo poi farci mancare qualcosa di più pesantino? È risaputo che in spiaggia ad un certo punto arriva il fresco. Romagna o Alaska?

Cibo in quantità e bevande

Totale 4 kg. Si spazia dalla frutta, per tenersi leggeri, al bombolone alla crema corredato di avviso a caratteri cubitali “Se consumato, data consigliata per il bagno: Ferragosto 2022”. Bambino avvisato…

Kit medico

Lozione anti meduse, disinfettante, garze sterili, cerotti e un kit così fornito che neanche la guardia medica! Manca solo la gabbia anti-squalo e poi si può pensare di entrare in acqua.

Gonfiabili di ogni specie conosciuta

Braccioli, salvagente con paperella (direttamente dagli anni 80’) materassino, canotto, fenicottero rosa gonfiabile (che va tanto di moda quest’anno) e piscinetta: ovviamente il tutto sgonfio, per non occupare troppo spazio. E a chi toccherà gonfiarli? Al papà che, memore dell’anno precedente, al posto di un Mojito al bar ha ordinato una bombola d’ossigeno. Doppia e senza ghiaccio. Grazie.

Giochi da spiaggia

Palette, secchiello, formine, bocce, biglie, innaffiatoio, palla, aquilone e molto, molto altro. Sicuri di non aver appena svaligiato un negozio di giocattoli? Beh, dopotutto ai bambini vanno dati sempre stimoli diversi, vorremo mica che si annoino?

Teli mare a gogo

Accappatoio con cappuccio dove lanciarli stile rugby appena usciti dal mare (che senno prendono freddo e si ammalano), telo per la doccia, asciugamano mignon per pulire i piedini dalla sabbia. Una quantità tale di salviette da spingere l’ambulante di turno a uno sguardo un po’ ostile: teme la concorrenza.

Qualcosa con cui rilassarsi… (ah ah ah)

Libri e riviste. Un gesto automatico, residuo dalle vacanze-pre-figli,  frutto dell’illusione – o speranza se preferite – di riuscire a leggerne, o quantomeno sfogliarne qualche pagina. E fu così che vennero usati come picchetti per i teli contro il vento.

Durante questa operazione mi accorgo della smorfia di terrore che si sta aprendo sul volto del mio (ancora) ingenuo marito. Sta realizzando, ah sì se sta realizzando come saranno le vacanze dopo i figli.

photo credit: 123rf

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