Piace perché è gustosa, leggera e pratica e 8 italiani su 10 la mangiano abitualmente. Stiamo parlando della bresaola, il cui consumo è stato analizzato da una recente ricerca Doxa/Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, da cui è emersa una vera passione per uno dei prodotti della nostra tradizione gastronomica tra i più presenti sulle tavole, soprattutto d’estate, quando con il caldo, la voglia di stare ai fornelli sparisce e si dà spazio ai piatti freddi.

Sapevate che è anche il salume più povero di grassi? È ricca di proteine nobili – 33% contro il 24% del tacchino e il 19% del prosciutto cotto – di alto valore biologico (amminoacidi essenziali) e vitamine: B1, B6 e soprattutto B12, tanto che una porzione da 50 grammi è in grado di coprirne il 15% dei fabbisogni della popolazione adulta.

E poi ancora sali minerali preziosi alleati dell’organismo, soprattutto ferro, zinco, fosforo e potassio.

Sono invece assenti i carboidrati, il calcio e la vitamina D, che è però possibile integrare associando alla bresaola del pane, delle scaglie di grana e qualche goccia di succo di limone, per arricchire il quadro nutrizionale.

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E per i più piccoli?  In età scolare – tra i 7 e 10 anni – è una buona fonte anche di zinco e ferro, mentre tra i bambini delle scuole d’infanzia, il consiglio dell’esperto è di offrire la bresaola sempre tagliata a pezzettini, per facilitarne la masticazione, ma non di eliminarla.

La Bresaola della Valtellina IGP vanta una lunga tradizione – le prime testimonianze letterarie relative alla sua produzione, infatti, risalgono al XV secolo, ma la sua origine è sicuramente precedente – favorita anche dal clima tipico della Valtellina, ideale per la stagionatura, che la rende morbida e non eccessivamente salata.

Come riconoscere la vera Bresaola della Valtellina?

Oggi, grazie alla garanzia del marchio comunitario IGP, è più facile. Su tutte le confezioni deve esserci l’etichetta che riporta, oltre alle diciture obbligatorie per legge anche:

  • la scritta “Bresaola della Valtellina” seguita dalla sigla IGP;
  • il nome o la ragione sociale o il marchio depositato del produttore;
  • la sede dello stabilimento di produzione e confezionamento;
  • il marchio IGP approvato dall’UE.

Se ci sono tutti questi elementi, allora non potete sbagliare: è un’autentica Bresaola della Valtellina IGP!

Come mangiarla?

I puristi dicono così com’è, al naturale. E ci fidiamo. Ma forse è anche un po’ una questione di gusto. Qui siamo grandi apasionados della tradizionale versione olio e limone, oppure quando ci vogliamo superare 😉 prepariamo dei mini involtini. Per 4 persone basta prendere 8/10 fette di bresaola, in una terrina lavorare un caprino con olio, sale, pepe e dell’erba cipollina finemente tritata, che servirà poi per farcire le fettine e formare dei rotolini. Pronti per l’aperitivo!

Per fortuna, però, c’è anche chi ci suggerisce ricette un po’ più d’effetto delle nostre. Sul sito del Corsorzio della Bresaola della Valtellina, tantissime idee per buone forchette.

Come questa, perfetta per un pranzo o un happy hour in compagnia, così fresca e colorata da invogliare anche i bimbi. Bella da guardare e buona da mangiare!

Ricette d’estate: Sushi di Bresaola della Valtellina e Aceto Balsamico

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Ingredienti per 4 persone:

  • 8 fette un po’ più spesse di Bresaola della Valtellina punta d’anca
  • 200 gr. riso Basmati
  • 1 zucchina
  • mezza carota
  • un pizzico di semi di cumino
  • Aceto balsamicoTradizionale di Reggio
  • Sale

Procedimento

Mettere il riso in una pentola, aggiungere acqua fredda, un centimetro più del suo spessore, poco sale ed il cumino, coprire con un coperchio e cuocere a fuoco basso sino alla totale evaporazione dell’acqua.

Tagliare la carota e la zucchina, utilizzando solo la parte verde a piccoli cubetti (mirepoix) e cuocere per un minuto in acqua bollente, scolare e raffreddare in acqua e ghiaccio. Mescolare le verdure con il riso, aggiustare di sale e formare dei cilindri con l’aiuto della pellicola.

Mettere in frigorifero a compattarsi.
Prendere poi i cilindri di riso, togliere la pellicola ed arrotolarli nelle fette di Bresaola della Valtellina. 
E dividerli in due.
Disporre il sushi di Bresaola della Valtellina su un piatto, aggiungere un filo di Balsamico Tradizionale e decorare con un filo d’erba cipollina.

E buon appetito!

 

Post in collaborazione con Corsorzio della Bresaola della Valtellina

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