Cosa fareste se, svegliandovi una mattina, scopriste che tutti i vostri soldi, ma proprio TUTTI, fossero spariti nel nulla? Che un investimento che credevate sicuro, quello che avrebbe potuto darvi il benessere tanto sognato, si rivelasse un grande errore?
Come reagiremmo noi, non lo sappiamo – ma non crediamo troppo bene – ma resta il fatto che è una di quelle situazioni in grado di cambiarti la vita nel giro di un nanosecondo e non in meglio: proprio come succede a Kyle, uno dei protagonisti di Money Monster – L’altra faccia del denaro, il nuovo film di Jodie Foster uscito il 12 maggio nelle sale.
Vi ricordate? Nel post Come insegnare ai figli il valore dei soldi? vi avevamo raccontato che avremmo partecipato all’anteprima di questo thriller al cardiopalma, in cui i protagonisti “di facciata” sono il denaro, la finanza, la tecnologia, ma che va più nel profondo, mostrandoci i tanti volti della natura umana.
Per chi se lo fosse perso un breve riassunto: George Clooney e Julia Roberts interpretano rispettivamente Lee Gates, presentatore di Money Monster – una trasmissione in cui Clooney dà agli spettatori consigli su investimenti e operazioni finanziarie – e la sua regista Patty Fenn che, durante la diretta TV si trovano in una situazione d’emergenza quando Kyle Budwell – l’attore Jack O’Connel – un investitore disperato per aver perso tutti i suoi risparmi, fa irruzione nello studio televisivo, prendendo in ostaggio l’intera troupe. L’obiettivo? Scoprire la verità sui suoi soldi, su cosa c’è dietro a quel crash finanziario che ha segnato la sua rovina.
A parte l’emozione di andare al cinema di mattina (come ai tempi della scuola!!) e di vedere qualcosa di diverso dai soliti Peppa Pig, Masha e Orso a cui oramai siamo assoggettate, è un film che ci è davvero piaciuto e che ci ha tenuto incollate alla poltrona per tutto il tempo.
Cosa ci è piaciuto?
In primis i protagonisti, due personaggi così diversi, ma legati da quella che si rivelerà una profonda amicizia, una di quelle con la A maiscula.
Partiamo da Patty. Tralasciando il fatto che qui siamo Julia Lovers da sempre e quindi siamo un po’ di parte, è uno di quei personaggi di cui tutti abbiamo bisogno nella vita. Pacata, sicura di sé, capace di mantenere la calma in ogni situazione, anche in quelle più inimmaginabili, una di quelle che ti sta accanto sempre, anche quando il fango (per non usare un’altra parola) inizia a volare veramente alto.
E poi c’è Lee. Irriverente, istrionico, a prima vista un buffone non curante del peso del suo ruolo, della fiducia che le persone ripongono in lui, ma che nel corso del film mostrerà un’umanità di cui, all’inizio, non lo avremmo mai creduto capace.
Oltre ai personaggi poi, come non appassionarsi alla trama? Così attuale (purtroppo aggiungeremmo, e non serve neanche andare troppo lontano) piena di colpi di scena, svolte inaspettate e tanta, tanta adrenalina!
Cosa non ci è piaciuto?
Nel film in sé nulla. Il problema è sorto non appena uscite dalla sala con le tante domande che ha suscitato.
Di chi ci possiamo veramente fidare?
Quanto vale la vita di una persona?
Fino a che punto ci si può spingere in nome dei soldi?
L’uguaglianza che cerchiamo di insegnare ai nostri figli esiste davvero o è solo una bella parola?
Domande da 1 milione di dollari, giusto per restare in tema…
Le risposte? Noi ci stiamo ancora pensando, voi intanto andate al cinema a vederlo, poi magari riusciremo a trovarle insieme.
Forse o forse no.
cover photo credit: dbreen – pixabay
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