Crisi di coppia dopo un figlio: cosa può aiutarci? – L’arrivo di un figlio è come un fiume in piena, con tutte le emozioni e i cambiamenti che l’accompagnano. Un vero e proprio stravolgimento che ci tocca come persone, ma anche come coppia. Una nuova vita da costruire insieme che, per quanto preparati, non si può prevedere cosa ci riserverà!
Lo sappiamo, ci siamo passate e sappiamo anche quanto – soprattutto nei primi periodi – sia difficile dedicarsi al partner e alla coppia, e come litigi e crisi siano dietro l’angolo!
La nostra esperienza ci ha insegnato che serve davvero uno sforzo non indifferente, da parte di entrambi, per far andar bene le cose e non scoppiare di fronte alle difficoltà.
E’ vero che ogni rapporto è a sé e ha dinamiche diverse, ma oggi vogliamo condividere con voi qualche consiglio che può essere d’aiuto ad evitare la crisi di coppia dopo la nascita di un figlio. Per noi lo sono stati e potrebbero esserlo anche per chi si trova oggi in una nuova dimensione familiare…
6 consigli per evitare la crisi di coppia dopo un figlio
Io sono sempre io!
Ritagliarsi dei momenti solo per sé: si dice spesso, ma quante volte lo si fa davvero? Mogli/mariti, mamme/papà ok, ma sempre e comunque individui. Difendere i propri spazi non è sinonimo di egoismo, quanto saper riconoscere bisogni che sono importanti quanto quelli del partner e dei figli. Avere del tempo – da soli – per fare quelle piccole cose che ci fanno stare bene, porterà benefici a noi stessi, ma anche a tutta la famiglia.
Diventare genitori non vuol dire annullarsi come persone, anche se dovremo trovare nuove modalità che si concilino con i mutati ruoli. Questo è importante anche per l’immagine che trasmettiamo ai nostri figli: quella di una mamma e un papà che si dedicano a loro, ma danno attenzioni anche a se stessi e alle proprie necessità.
Il tempo a due
Trascorrere del tempo insieme senza figli non vuol dire necessariamente che bisogna uscire se siamo stanchi o non ne abbiamo voglia. Oltre che cinema o una cena al ristorante si può trattare semplicemente di una serata sul divano a guardare un film abbracciati o a chiacchierare, ma insieme e da soli. Tener viva quella complicità che la stanchezza – soprattutto nei primi periodi della vita genitoriale – sa mettere a dura prova è fondamentale. Quindi non dobbiamo sentirci in colpa se abbiamo voglia di stare un po’ da soli con il nostro compagno/a, di certo questo non significa che amiamo meno i nostri figli.
Io ti capisco…
Sforziamoci di comprendere davvero il partner: la nascita di un figlio, mobilita energie, pensieri ed emozioni a volte positive altre meno, senza poi dimenticare lo “scombussolamento” ormonale che incide anche sul piano emotivo. Se è vero, quindi, che è la mamma a vivere con maggior intensità i cambiamenti e che quindi avrà bisogno di tutto il sostegno necessario, non dobbiamo mai dimenticarci che anche per il papà entrano in gioco sentimenti e compiti sconosciuti, quindi anche quello che prova lui non va sottovalutato. Chiedergli come si sente e di cosa ha bisogno lo farà sentire più coinvolto e capito e a beneficiarne sarà la coppia.
Aiuto
Imparare a chiedere aiuto: tutto nuovo dicevamo, nuovi equilibri, nuovi ritmi, nuova gestione dello spazio e del tempo. Ma per quanto possiamo essere organizzati, ci sarà sempre qualcosa che sfugge al nostro controllo e che non riusciremo a fare e succederà…eccome se succederà! Quindi, lasciamo Wonder Woman e Superman nei fumetti e impariamo la parolina magica: AIUTO!! Non dobbiamo vergognarci nel dire che non ce la facciamo e che abbiamo bisogno di un sostegno, perché, anche se ci piacerebbe tanto, purtroppo non c’è nessun superpotere in premio per mamme e papà.
Lasciamo correre ogni tanto!
La stanchezza, le troppe cose da fare, è inevitabile che in alcuni momenti più che in altri ci fanno dare peso a cose che in altre situazioni magari non avremmo neanche notato. Ogni inezia si può trasformare in un motivo di scontro e arroccarsi sulle proprie posizioni rischia di farci esplodere. Riflettiamo su quello che è davvero importante per noi e se sentiamo che il nostro partner non capisce, facciamo sbollire la rabbia e spieghiamoglielo con calma e serenità: urlare e arrabbiarci servirà solo a stare peggio e non avrà risolto comunque il problema.
E facciamoci una risata…
Non prendiamoci sempre troppo sul serio: questo consiglio – valido in tutti i rapporti di coppia con o senza figli – mette in gioco una dote a volte davvero salvifica: l’autoironia. Saper ridere di noi stessi, anche dei nostri errori, in alcuni momenti può davvero alleggerire il carico e farci focalizzare su quello che conta davvero: noi e il nostro benessere! Qualcuno ha detto che Una risata salverà il mondo, giusto? Beh magari non proprio tutto il mondo, ma almeno sulla nostra coppia qualche margine di riuscita ce l’abbiamo.
E infine tanta, ma tanta, pazienza e contare sempre fino a 10 (anzi meglio 100)! 🙂
E voi? Avete altri consigli che possano aiutare a tenere lontane le crisi di coppia dopo un figlio?
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