Orari ridotti, meno posti, nessuna convenzione, graduatorie provvisorie e tasse più alte. La rivoluzione degli asili nido firmata dalla giunta Alemanno passa innanzitutto attraverso una circolare che l’assessore comunale alla Scuola Laura Marsilio ha inviato nei giorni scorsi ai direttori dei municipi responsabili del settore scolastico. Nella circolare, oltre a ricordare che le iscrizioni per gli asili nido termineranno l’8 aprile, l’assessore Marsilio specifica che a partire dal prossimo anno gli asili nido privati convenzionati con il Comune “osserveranno l’orario massimo di funzionamento dalle 8 alle 16.30”. In pratica, chiuderanno con due ore di anticipo rispetto all’orario tradizionale (che fino a quest’anno era dalle 8 alle 18.30), con inevitabili disagi per i genitori che, per esigenze di lavoro, mandano i propri bambini al nido. Chi poi vorrà restare aperto fino alle 18.30, lo farà a sue spese perché, si legge in un’altra circolare, il Comune “non potrà assegnare le conseguenti risorse umane e strumentali”.

Non solo. Il Campidoglio, per la prima volta, non ha ancora stipulato le convenzioni con i nidi privati, così si allarma il consigliere comunale Pd Paolo Masini. Il sistema delle convenzioni è attivo dal 2003 e solitamente nel mese di febbraio gli asili nido privati chiedono al Campidoglio l’accreditamento, indicando quanti posti hanno a disposizione e consegnando l’autocertificazione relativa agli standard sanitari e di sicurezza. “Ma quest’anno – spiega la titolare di un asilo nido in convenzione – in una riunione a febbraio con l’assessore Marsilio ci è stato spiegato che per i tagli del bilancio comunale rimarrà aperto un solo nido comunale per ogni municipio, mentre le strutture convenzionati ancora non sono state confermate dal Comune“. Ciò significa che non solo i nidi comunali sono stati ridotti, ma dal Campidoglio non è neanche arrivata, ai municipi, la comunicazione dei posti realmente disponibili e quindi le graduatorie per l’iscrizione dei bambini saranno inevitabilmente provvisorie.

“Come se non bastasse – insiste Masini – sembra che nel bilancio in via di approvazione sia previsto un aumento della tassa di iscrizione e a questo punto ci chiediamo se non siano tutti segnali per arrivare a una privatizzazione dei nidi”. A suffragare questa ipotesi c’è il fatto che in molti municipi sono stati completati o ristrutturati alcuni asili nido comunali che furono finanziati negli anni passati dalla giunta Veltroni. Tra questi, l’asilo in via Floria nel V municipio, quello in via Perlasca nel VII municipio, l’asilo in via Serafini nel X municipio, due strutture comunali al Torrino, un asilo in via Val Cannuta nel XVIII municipio, un in via Selva Nera nel XIX municipio e un altro in via Conti nel IV municipio: potrebbero ospitare in totale 600 bambini, ma il Campidoglio ancora non li apre e la giunta ha anche bloccato la costruzione di cinque asili nido, in project financing, in vari municipi periferici. “Evidentemente è la vera politica del sindaco Alemanno sulla famiglia” accusa Masini “e l’anno prossimo centinaia di famiglie romane saranno lasciate senza asili nido”.

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2 Comments

  1. E’ superfluo dire che questa notizia è incredibile e molto triste e va ad aggiungersi agli innumerevoli disagi e “acrobazie” che quotidianamente ognuna di noi è costretta a fare per lavorare…ma cerchiamo di mandare un segnale alla Marsilio, non è possibile prendere una decisione sociale così importante senza prima avere avuto un confronto con i cittadini, al di là delle polemiche politiche, degli schieramenti etc, io credo che bisogna dialogare e proporre. Se Fra le mamme acrobate qualche romana vuole intraprendere iniziative (celeri ovviamente) mi faccia sapere…

    Ciao!

  2. minuccia

    Sono una donna ed un’educatrice di asilo nido e, anche se ancora non sono mamma, sono molto preoccupata per quanto sta accadendo a questo servizio. I nostri amministratori comunali, durante la campagna elettorale hanno promesso più posti nei nidi comunali ed ora si assiste ad una progressiva campagna di privatizzazione e di riduzione delle fasce orarie di funzionamento del servizio. Non permettiamo che ci privino del nostro diritto al lavoro, alla realizzazione come donne e come mamme, che ci costringano a rivolgerci a privati (con ingenti costi). Dopo le festività pasquali il comitato di cui faccio parte, organizzarà presidi davanti gli asili nido comunali pronti e non ancora attivati, si dice, per mancanza di risorse…. vi invito a partecipare numerose. Per informazioni potete scrivere alla mia mail educatrice.comune@gmail.com.