Dal rapporto annuale dell’ISFOL arrivano ancora notizie poco confortanti sulla situazione delle mamme lavoratrici. Nonostante la partecipazione femminile al mercato del lavoro sia leggermente migliorata negli ultimi anni, le donne con figli rimangono le più penalizzate. Se prima della nascita di un figlio lavorano 59 donne su 100, dopo tale evento ne continuano a lavorare solo 43. E’ ovviamente l’esigenza di curare i figli la causa principale di questo abbandono (nel 90% dei casi). In Italia infatti, sempre secondo i dati Isfol, i servizi di supporto alla prima infanzia (0-3 anni) coprono una media del 10% contro il 33% richiesto dall’Unione europea. Ci troviamo di fronte a una “sandwich generation” ovvero a quella generazione di donne che vivono costantemente schiacciate tra esigenze di cure multiple e simultanee (figli, anziani e disabili) ed esigenze di carattere personale e professionale.
Inutile dire che si rende sempre più evidente e necessario provvedere quanto prima al ripensamento delle politiche di conciliazione famiglia-lavoro.
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