Ieri, durante uno degli appuntamenti #womenbreakfast organizzati da ValoreD per parlare di temi riguardanti il worklifebalance, welfare aziendale e nuove modalità di lavoro più flessibili e gestibili per tutti (non parliamo di mamme o donne, intendiamo per tutti) abbiamo ricevuto una buona notizia: a inizio anno nuovo, finalmente, verrà depositata una proposta di legge sullo smartworking o per alcuni inteso anche come lavoro agile.
La proposta, a firma di Alessia Mosca, Irene Tinagli, Barbara Saltamarini, è sostanzialmente pronta e ha l’obiettivo di garantire a tutti i dipendenti la libertà di poter lavorare da casa quando fa più comodo: saltuariamente, 2 giorni a settimana, 1 pomeriggio a settimana, ovviamente in accordo con l’azienda e il team di lavoro.
Questo permetterebbe – lo scopo prefissato è questo – la possibilità a tutti di conciliare meglio vita lavorativa e familiare.
Le firmatarie di questa proposta, grazie alla disponibilità di La27Ora, hanno reso pubblici i punti della proposta e hanno lanciato un invito a tutti chiedendo di partecipare con suggerimenti, consigli, idee.
>> ECCO I PUNTI DELLA PROPOSTA
Mi sembra un bel modo, partecipato e consapevole, per provare davvero a cambiare quelle logiche lavorative di cui spesso ci lamentiamo.
Infine, un’altra buona notizia è arrivata grazie al Comune di Milano. Lo scopo è simile, incentivare la cultura del lavoro flessibile o agile. E così il prossimo 6 febbraio si terrà la Giornata del Lavoro Agile.
Bello sarebbe poter valutare sotto vari punti di vista l’impatto che questa giornata avrà sulla città, il traffico, l’operatività di aziende e uffici e perché no, sulla felicità dei lavoratori!
photo credit: ChezMummy via photopin cc
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