2. Educare i ragazzi a non parlare con gli sconosciuti, ad interrompere le conversazioni in cui vengono fatte domande imbarazzanti e a raccontare l’accaduto ad un adulto.
3. Non posizionare il computer nella stanza dei ragazzi, ma in una zona di passaggio così che il genitore possa controllare con frequenza e facilità le attività on line del figlio.
4. Comunicare con i bambini, spiegando loro con chiarezza, ma senza terrorizzarli, quali sono i contenuti della rete per loro inappropriati e/o diseducativi, incoraggiandoli a confidarsi quando incontrano testi o immagini che li mettono a disagio.
5. Conoscere le loro abitudini di navigazione, monitorando le attività svolte online, compresi instant messaging, download di musica e giochi online.
6. Dotare il PC di adeguati sistemi di sicurezza (firewall, antivirus, etc) in grado di contrastare qualsiasi minaccia in tempo reale e di agire anche preventivamente. Adottare soluzioni di protezione che consentano di predefinire i percorsi di navigazione dei ragazzi e di bloccare l’accesso a pagine Web con contenuti e immagini inappropriati alla visione dei minori e segnalare siti tematici di maggior interesse.
7. Installare filtri antispam che rilevano e filtrano i messaggi di spam.
8. Impostare funzionalità di controllo sull’accesso a servizi interattivi come newsgroup, chat room, forum, instant messaging, bacheche elettroniche dove i ragazzi potrebbero avviare conversazioni su temi inappropriati con degli sconosciuti.
9. Non permettere l’uso di programmi P2P di condivisione file per scaricare illegalmente musica e film. Insegnare a rispettare i diritti altrui, anche se sono immateriali come il diritto d’autore.
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