Il racconto di Papà Davide

Ogni riferimento a fatti luoghi o persone e’ puramente casuale.
Ci sono momenti nella vita in cui semplicemente non sei pronto. Situazioni che sono al limite, altamente improbabili. Spesso ci troviamo a fantasticare come ci comporteremmo in queste occasioni…che so, trovarsi di fronte ad un orso mentre cammino in un bosco, trovarsi ad una festa dove Monica Bellucci ci prova in maniera insistente oppure ancora trovarsi a casa da solo con un bimbo che ha appena smesso di usare il pannolino e soffre di cagarella. Ecco io speravo nella Bellucci, ma se non altro ho evitato l’orso.

Cesenatico estate 2009. Bimbo con 40 di febbre, mollo il lavoro e raggiungo la famiglia al mare per fare il premuroso. Il venerdi mattina Stefanino sta abbastanza bene. Faccio lo spavaldo “Sara vai pure in spiaggia con Dani…qui ci penso io”
2 Errori: 1) non ho detto in ufficio che anticipavo le ferie di un giorno, 2) Stefano non stava bene… era semplicemente sotto tachipirina, 3) mai fare lo spavaldo…avevo detto 2 errori…beh il terzo non è un errore…è la prassi.

Ore 11: chiamata urgente dall’ufficio… “Ti connettiamo in call conference con il mega dirigente etc etc etc“, come dire di no? Tanto Stefano sta bene…gli metto su un film…lo faccio giocare nel cortiletto…che problema vuoi che sia?
2 Errori: 1) Mai mettere sul divano un bambino con la cagarella 2) Mai far giocare nel giardino di ghiaia un bambino con la caghetta 3) mai fare lo spavaldo.

Inizia la call “Papà!?!?!”, metto muto sul telefono “Papà!?!?! ho fatto la cacca” corro in sala…divano salvo…pavimento no…fa niente, carico il bimbo in spalla lo porto sul water e lo lascio lì mentre con il mio asciugamano del mare cerca di evitare disastri “Scarlatti e’ ancora lì? Quante stazioni riuscite a fare con WIND per dicembre?”, parlo ma non tolgo il muto…attimi di silenzio…tolgo il muto e ripeto. “Papà!?!?!”, rimetto muto, corro in bagno e spiego a Stefano che si butta nel water la carta usata per pulirsi, non il rotolo intero. “Scarlatti ma e’ sicuro dei dati esportati?” tolgo il muto (ormai ho imparato) mi ricarico il bimbo in spalla e spavaldo come una stanza vuota (ovvero privo di contenuti) confermo il dato, metto muto, maledico una paio di Santi del paradiso e piazzo Stefano in giardino. Torno al Pc “Papà!?!?”. Torno in giardino. Cacca su ghiaino…avete mai provato a pulire il ghiaino dalla cacca? Non si può. Metto l’auricolare (a che scopo tanto, ho il muto), riprendo il bimbo, lo porto in bagno (lo lascio lì tanto la carta igienica non c’è più) prendo pala secchio e scavo in giardino per eliminare le prove. “Quindi Scarlatti siamo d’accordo?” d’accordo su cosa penso io.. “Certo”, rispondo con la sicurezza di chi non ha capito l’oggetto del discorso. Metto giù, butto la ghiaia nel tombino, torno in bagno lavo il bimbo, metto in lavatrice (i vestiti non il bimbo) GLI METTO IL PANNOLINO (potevo pensarci prima) pulisco il pavimento in sala giusto in tempo prima che torni Sara. “Come e’ andata?” “Benissimo, sai che io e Ste ci divertiamo sempre assieme” rispondo con aria spavalda. “Ottimo, visto che Stefano si trova bene con te, vado in spiaggia anche al pomeriggio” cosa dicevo? MAI FARE LO SPAVALDO.
Ah, avevo anche detto ok ad un lavoro del cavolo in ufficio… uno di quelli che si affida all’unico idiota che è distratto al tavolo…