Tra le tante leggende sull’origine della giornata della donna, la più ricorrente è senza dubbio quella che fa risalire la festa alla commemorazione delle 123 operaie della fabbrica di camicie newyorchese Triangle Waist Company, morte l’11 marzo del 1911 nel rogo dell’edificio in cui lavoravano in condizioni terribili, sottopagate, sorvegliate e senza tutele (Corriere della sera).

Che dire, i tempi sono cambiati, oggi le donne godono di molte garanzie sul posto di lavoro eppure…

Eppure ancora sentiamo parlare di lavoro maschile e lavoro femminile, invece che semplicemente di lavoro.

Eppure ancora oggi sembra che la nascita di un figlio sia prerogativa esclusivamente femminile come se un bambino non riguardasse la coppia.

Eppure ancora oggi, se un uomo in casa lava due piatti o aggiusta la corda della tapparella, è tanto bravo perchè aiuta la moglie, come se la casa non fosse anche sua o se in quei piatti non ci avesse mangiato anche lui.

Non parliamo poi del padre che è addirittura in grado di cambiare i pannolini a suo figlio! Un vero eroe.

Quindi mi chiedo: chi l’ha inventata questa festa della donna?

Qualcuno che pensa che basti portare ad una donna uno striminzito mazzolino di mimose per farle capire quanto è apprezzata e rispettata?

Grazie ma non vogliamo mimose (che poi in casa dopo pochissimo hanno cattivo odore!), vogliamo semplicemente essere considerate persone con pari diritti e doveri!

photo credit: mimosa via photopin (license)

 

 

 

 

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