L’estate sta finendo, tra poco iniziano le scuole (a dire il vero per molti sono già iniziate), si ricomincia con le acrobazie di routine.
Dall’anno scorso ho deciso che tra i miei buoni propositi ci sarebbe stato anche quello di usare meno la macchina. Per portare i bambini a scuola, per andare a lavorare, per fare la spesa…Premetto che ho tre figli. Il più grande ha 9 anni, il secondo 6 e il terzo 3. La scuola è dietro casa, ma per arrivarci occorre fare un giro di sensi unici che impone la sveglia alle 6 di mattina per andare a piedi (e non è il caso, potendo evitare) o l’uso della macchina. Ma è davvero un peccato.
Così mi son messa a cercare su internet uno di quei carrellini per trasportare i bambini in bicicletta. E’ stata la svolta! Preso il carrello (che tra parentesi si trasforma anche in passeggino e si può utilizzare senza bicicletta) non ci ha fermati più nessuno. A parte la neve…Ma la neve è da considerarsi emergenza e non vale!Con il carrellino abbiamo risolto il trasporto dei bambini ma anche della spesa. Per andare al lavoro non ci sono problemi.
Ammetto che il mio lavoro mi permette di girare in bici. Faccio l’insegnate di Yoga e Pilates e non ho bisogno del tailleur per cui posso girare in tuta, ma ho visto in giro anche persone vestite da ufficio pedalare di gran lena.
Perché ho scelto di usare la bici?
La bici ti fa sentire libera e felice. Pedalare fa aumentare le endorfine!
La bici ti fa dimagrire: nel primo anno di utilizzo si perdono in media 6 kg 🙂
La bici ti fa godere anche di quello che c’è intorno a te, non solo della targa che hai di fronte in coda.
La bici ti rende indipendente.
La bici trova sempre parcheggio. Subito. Gratis.
La bici non richiede molta manutenzione e con un pò d’ingegno puoi farla tu!
La bici ti permette di gestire tempi e percorsi con maggior libertà.
Il primo motivo per cui ho scelto di andare in bicicletta è puramente egoistico. Quando ho preso questa decisione avevo perso all’ottavo mese di gravidanza il nostro quarto figlio. Ero distrutta, ovviamente, e stare ferma mi deprimeva ulteriormente. Mio marito mi ha proposto di muovermi al di là del nostro lavoro, di trovare qualcosa che mi riportasse qui sulla terra e, poiché lui è un sostenitore duro e puro della bici anche sotto l’acquazzone, mi ha convinta. Un po’ alla volta sono rinata. Girare per le viuzze o le piste ciclabili (Milano non è come Strasburgo o Lucerna ma ci sono comunque dei percorsi piacevoli da fare) mi permetteva di non chiudermi in casa a deprimermi e nello stesso tempo mi dava quella solitudine e quel raccoglimento di cui avevo bisogno. Io e la mia bici siamo diventate inseparabili. Tanto che sono andata a prendere l’attrezzatura da pioggia per girare anche in inverno. La cosa bella di andare in giro col freddo è che non lo senti. Pedalare ti scalda dall’interno e il tuo corpo diventa anche più resistente al freddo. Sarà un caso ma l’anno scorso non ho avuto i famosi malanni di stagione e anche i nostri figli, che abbiamo portato in giro in bici col carrellino anche in inverno (quando non c’era un freddo eccessivo) sono stati benone.
Muoversi in bicicletta in città rinunciando alla macchina ha dei vantaggi immediati ovvi: non inquina, non crea traffico, fa risparmiare i costi non solo della benzina ma anche di usura della macchina.
Avete però pensato a come vi sentite quando siete incolonnate in macchina, in coda? O quando cercate parcheggio, magari siete anche in ritardo, e non lo trovate?! E…non è vero che chi va in bicicletta si becca più smog di chi va in macchina. Uno studio ha dimostrato l’esatto contrario!
Prima regola: rispettare le regole!
Andare in bicicletta, ovviamente, non significa fare quello che si vuole andando in contromano o salendo sui marciapiedi scampanellando nervosamente ai pedoni. Esistono delle regole che vanno rispettate per la propria e l’altrui incolumità.
1. Conosci e rispetta la segnaletica stradale. I cartelli sono lì per tutti, non solo per gli automobilisti. Rispetta i semafori e non andare contromano.
2. Non andare sui marciapiedi. Se proprio è inevitabile scendi dalla bici e portala a mano.
3. Non usare le cuffie con la musica. Non è vietato ma è pericoloso. Poter sentire i rumori delle macchine è fondamentale.
4. Cerca di prevenire le intenzioni delle macchine osservando sempre bene la strada. L’apertura improvvisa di portiere è pericolosissima.
5. Quando giri usa le braccia per comunicare le tue intenzioni e controlla sempre, prima di girare, anche se hai segnalato i tuoi movimenti.
6. Se sei in compagnia procedete in fila indiana. Non pedalate affiancati chiacchierando.
7. Controlla sempre lo stato della tua bici: freni, pneumatici e luci.
8. Cerca di indossare abbigliamento adatto. No a infradito e tacchi esagerati, no a orli troppo lunghi di pantaloni. Attenzione a cinture o giacche/cappotti lunghi che potrebbero incastrarsi nella ruota o nella catena. Per muoversi di notte è importante rendersi visibili con luci ed eventualmente giubbotto catarifrangente.
9. Indossa il casco.
E voi cosa ne dite, siete pronte a pedalare?
5 Comments
appena preso bici nuova (con freno a pedale: aiutooooo!!!) e deciso con che carrellino attrezzarmi…temo solo un po’ il freddo e la pioggia, visto che ci siamo trasferiti a Monaco..ma ce la posso fare! 🙂
Caspita! Addirittura a scatto fisso?! Complimenti! 🙂
ma il carrellino è per tutti e 3 o i grandi pedalano sulle loro bici? anche io la uso il più possibile ma il seggiolino della piccola non mi permette l’uso con il brutto tempo e inoltre non mi fido a far pedalare il grande (7 anni ) sotto l’acqua. detto questo, un pensiero: ho notato che i milanesi si dividano fra i fan delle 2 ruote, quelli del possibilmente sempre e ovunque e quelli del “ma sei matta? con tutti i pericoli, i motorini, le rotaie…”
Ahahah è vero! Andare in bici a Milano può fare paura ma una volta che ti abitui e persino piacevole! Niente più code e nervosismo che si accumula 🙂 nel carrellino che ho preso io ci stanno in due, nel portapacchi ci stanno cartelle, il terzo con la mantella sta nel seggiolino dietro e arriva a scuola asciutto. Chiaro che se non se la sentono li portiamo in macchina. Devo dire però che si divertono 🙂
Ma il carrellino si adatta anche al pavè milanese? Io sono tentata di prenderlo, ma mi spaventa dovermelo portare vuoto una volta lasciati i bimbi alle rispettive scuole. Non è che mi traballa troppo dietro?