Ci siamo, come vi avevamo anticipato nelle scorse settimane, dal 1 al 10 luglio 2013 sarà possibile far domanda all’INPS per i contributi da utilizzare in alternativa al congedo parentale, per le spese relative a baby sitter e asili nido, pubblici o privati, come previsto dal Bonus Bebè. Le domande dovranno essere presentate dalle lavoratrici, attraverso il portale dell’Istituto, oppure rivolgendosi ad un CAF convenzionato.
Ma vediamo un po’ meglio i dettagli del Bando.
Chi può usufruirne?
- le madri lavoratrici, anche adottive o affidatarie, (dipendenti o iscritte alla gestione separata) che si trovino negli undici mesi seguenti alla conclusione della maternità obbligatoria;
- le lavoratrici (dipendenti o iscritte alla gestione separata) che hanno diritto alla maternità obbligatoria il cui parto è previsto entro il 10 novembre 2013;
- le lavoratrici che hanno già utilizzato parte del congedo parentale, a cui però spetteranno solo i mesi di congedo parentale non ancora goduti.
A quanto ammonta il contributo e quanto dura?
Il bonus è di 300,00 euro mensili per un massimo sei mesi. Le lavoratrici part-time, avranno diritto al contributo in misura riproporzionata, a seconda della loro tipologia di orario, mentre le lavoratrici iscritte alla gestione separata potranno goderne per massimo di tre mesi.
Come viene erogato?
- per i servizi all’infanzia pubblici o privati accreditati verrà direttamente versato alla struttura indicata nella domanda.
- per il servizio di baby sitting verranno forniti dei buoni lavoro, ritirabili presso la sede INPS di riferimento, entro quindici giorni dalla pubblicazione della graduatoria.
Da ricordare
- durante la presentazione della domanda si dovrà indicare quale tra le 2 formule è la prescelta e, nel caso di bonus per la frequenza di strutture per l’infanzia, si dovrà specificare in quale è stato iscritto il minore; una volta effettuata, la scelta della struttura non è modificabile, a meno che non ci sia un cambio di residenza o dimora della madre lavoratrice o della sede di lavoro.
- per poter accedere al bando è necessario aver presentato all’INPS la dichiarazione ISEE, sulla base della quale sarà definita la relativa graduatoria; questa può esser presentata all’INPS in via telematica o, in alternativa, la lavoratrice potrà rivolgersi ad un CAF convenzionato, che provvederà direttamente alla compilazione e alla trasmissione.
- ai fini della presentazione della domanda, per accedere ai servizi online è necessario essere in possesso di un Pin “dispositivo” – diverso dal PIN online – che dovrà essere preventivamente richiesto, direttamente sul sito dell’INPS
Ogni tanto una buona notizia in tema di conciliazione vita familiare e lavoro… non trovate?
photo credit: Julien Haler via photopin cc
8 Comments
Ovviamente noi lavoratrici autonome siamo mamme di serie B.nessun beneficio..eppure lavoriamo pure noi.sempre escluse
Ma con gestione separata non si intendono anche le lavoratrici autonome?
POTEVA ESSERE UN VALIDO AIUTO SOPRATTUTTO IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTA’ COME QUESTO MA PER COME E’ STATO GESTITA E PUBBLICIZZATA QUESTA PRESTAZIONE E’ QUASI UNA PRESA IN GIRO, PER NON PARLARE CHE “VINCE” CHI PRIMA ARRIVA …… VOGLIO PROPRIO VEDERE COME SARANNO I COLLEGAMENTI CON L’INPS A PARTIRE DAL 01/07
OVVIAMENTE SIAMO AL 4 LUGLIO E IL SERVIZIO PER QUESTI PRIMI GIORNI NON E’ STATO DISPONIBILE A CAUSA DI PROBLEMI AI SERVER!!!! RIDICOLI!!!!
Io sto provando da giorni e arrivata alla fatidica pagina di presentazione della domanda…impossibile accedere!!
scusate ma è una presa in giro perché dovrei rinunciare alla mia maternità facoltativa??? per stare con mio figlio .. per 300 euro in più? non capisco.. questa condizione di rinuncio alla maternità non è giusto…
E le mamme disoccupate…. Che forse hanno piú bisogno di quelle lavoratrici…. Si attaccano al tram come al solito…. Agevolano sempre e solo i lavoratori gli altri possono crepare di fame…. KE SKIFO!
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