Il potere dichiara che il giovane arrestato di nome Gesù figlio di Giuseppe è morto perché aveva le mani bucate e i piedi pure, considerato che faceva il falegname e maneggiando chiodi si procurava spesso degli incidenti sul lavoro. Perché parlava in pubblico e per vizio si dissetava con l´aceto, perché perdeva al gioco e i suoi vestiti finivano divisi tra i vincenti a fine di partita. I colpi riportati sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria, ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben ventilato. Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi quasi coetaneo del su menzionato.
Queste sono parole dello scrittore Erri De Luca in risposta ad alcune considerazioni di un uomo di Stato in occasione della morte di Stefano Cucchi.
“La droga ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente… E poi il fatto che in cinque giorni sia peggiorato… Certo, bisogna vedere come i medici l’hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie: è la droga che li riduce così”
Certo, la droga è terribile, la vita dei drogati è un inferno ma quando un drogato viene arrestato ha diritto ad un trattamento umano o no?
Questa mattina sentivo per radio una mamma che, parlando di suo figlio tossicodipendente, diceva che ogni telefonata con lui finisce sempre con le stesse parole “ti voglio bene” e “ti voglio bene anch’io”!
Conosciamo più concetti tipo compassione, carità, amore per il prossimo? Troppo comodo – ci ha detto QUALCUNO – amare chi ti ama, chi ti è simpatico… prova ad amare il tuo nemico, il ragazzo che secondo te è diventato una larva o uno zombie.
E se proprio non riusciamo ad amarli, questi disgraziati, almeno trattiamoli nel rispetto della LEGALITA’!
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