inno alla fuga blog matrignaAltro che mamma degenere. Mammamatrigna super fortunata. La trasferta a New York è stata una goccia d’oro puro in una vita bella, intensa ma senza dubbio anche faticosa.

Ebbene sì, sono tornata. Non più nevrastenica, ma rigenerata. Tutte le paure, le ansie, i mal di pancia: svaniti. E subito voglio dirvi, care mamme  e mamme matrigne che mi avete scritto in tante, che i bimbi sono stati bene. Voi direte: come fai ad esserne certa? Io vi risponderò semplicemente così: che le mamme lo sentono. Li ho pensati tanto mentre passeggiavo sulle strade newyorchesi. Spesso io e mio marito ci siamo fermati nei parchi a fissare bambini che giocavano, sussurrando: guarda sembra il grande, guarda sembra la piccola, guarda c’è pure la sorellona! Sognavo anche l’abbraccio e le coccole che ci saremmo fatti al ritorno.

E vi dirò: il momento è stato speciale. Lui si è messo a correre, come un cagnolino impazzito, talmente felice e sorridente che lo avrei mangiato. La piccola, quando mi ha visto, si è messa a ridere a bocca spalancata: una matta! Rideva, rideva, rideva, e mi sarei mangiata pure lei. Poi il giorno dopo quando l’ho portata all’asilo non voleva saperne: ha pianto. Certo, avrà pensato: questa mi molla un’altra volta. Il grande no: era sereno. Questa è la grossa differenza tra i 4 e i 2 anni. Senza dubbio il distacco è più semplice.

Ma si può fare. Mamme, se vi capita l’occasione, non esitate: partite. Voi e il vostro compagno. Bastano anche due giorni in campagna, una giornata intera in un museo, una trasferta in una città d’arte, una notte in discoteca, un pomeriggio al cinema, un aperitivo, qualche ora a casa da soli. Non è un inno all’egoismo, il mio. Ma un inno alla vita. Fatemi sapere.

 


photo credit: Monkey Mash Button via photopin cc

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Giornalista-blogger e mamma-matrigna. Questa sono io. Con il blog mammamatrigna cerco di raccontare gli scuotimenti e le difficoltà di questo doppio ruolo. Lo faccio perché fa bene a me e spero porti sollievo anche a chi mi legge. La famiglia allargata è complessa ma non impossibile. Ci vuole coraggio, amore e pazienza. E un pizzico di ironia. Un pizzico, eh!!

2 Comments

  1. Condivido pienamente! Non fa bene sono ai genitori, fa bene anche ai bimbi!

  2. Condivido appieno i tuoi pensieri. Sono dell’idea che le nostre “pile” vanno ricarite ogni tanto. Siamo mamme e amiamo il nostro “lavoro” ma penso sia piu’ che umano sfuggire ogni tanto da quel ruolo. Cosa c’e’ di male nel lasciare i propri figli per qualche giorno tra le braccia (ugualmente amorose) dei nonni se tornate da quel viaggio avremo, non solo accumulato nuova energia, ma anche portato con noi tante belle cose da trasmettere attraverso i nostri racconti?