In questi ultimi giorni devo confessare di aver provato una certa euforia.
Mi sono persino chiesta se ero sveglia o stavo sognando, se mi trovavo in Italia o in qualche altro paese a lungo desiderato.
Mi sembrava (e mi sembra!) di vivere una rivoluzione.
Ho sentito un Papa dire “buonasera” e “buongiorno” e addirittura “buon pranzo”. L’ho sentito dire che vuole una Chiesa povera per i poveri, l’ho visto abbracciare vescovi ma anche giornalisti, l’ho visto persino benedire un cane guida. L’ho sentito chiedere al popolo di Dio di benedirlo, il Papa chiede a noi di benedirlo, di pregare per lui. L’ho visto sorridere e ridere. Ci ha spiegato per quale motivo ha scelto il nome Francesco e io, che questo nome l’ho scelto per mia figlia proprio perchè ho una venerazione per quello che ritengo il più grande Santo che la Chiesa abbia avuto, mi sono commossa.
Poi succede che una donna viene eletta alla carica di Presidente della Camera dei Deputati. E non una donna proveniente dalla “politica” ma una che è stata chiamata a fare Politica dopo aver vissuto per anni a fianco dei più deboli. Una che nel suo discorso di insediamento ricorda che dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne uccise da violenza travestita da amore. Una che dice “arrivo dopo aver trascorso tanti anni a difendere e rappresentare i diritti degli ultimi in Italia e nel mondo”.
E poi ancora al Senato della Repubblica si sente il Presidente eletto ricordare Giovanni Falcone, Aldo Moro, la vedova Schifani, Antonino Caponnetto. Persone che hanno avuto la vita segnata dal sacrificio in favore del loro Paese. La giustizia e il cambiamento sono la sfida che ancora oggi abbiamo davanti così parla il nuovo Presidente del Senato. Che usa le parole che gli disse Antonino Caponnetto al momento di entrare nell’aula bunker dove si teneva il maxi processo alla mafia: fatti forza ragazzo, tieni la schiena dritta e vai avanti seguendo la tua coscienza, per invitare i “nuovi colleghi” a fare del Parlamento una casa di vetro.
Ecco queste tre persone mi hanno dato speranza, mi hanno fatto capire che c’è gente là fuori che può aiutare questo Paese a trovare la strada per risollevarsi e ridare fiducia a chi l’ha persa.
Papa Francesco saprà rinnovare la Chiesa, saprà parlare ai fedeli e saprà rispettare i laici (Dato che molti di voi non appartengono alla Chiesa Cattolica, altri non sono credenti, imparto di cuore questa benedizione in silenzio rispettando la coscienza di ciascuno ma sapendo che ciascuno di voi è figlio di Dio – così si è rivolto ai giornalisti).
E le nostre disastrate istituzioni chissà che sotto la guida di due persone per bene possano trovare anche loro quella strada di rinnovamento (direi addirittura di rinascita) di cui abbiamo tanto bisogno.
Ricordiamoci però che nessuno di noi è esente dal “partecipare” perchè ogni piccolo contributo rende grande qualsiasi impresa.
Foto Corriere.it
4 Comments
Cara Nonna Maria,
parole ben dette (ben scritte) e mi annoto:
“Ricordiamoci però che nessuno di noi è esente dal “partecipare” perchè ogni piccolo contributo rende grande qualsiasi impresa.” Queste parole non sembrano dette da una nonna… Non è che ci sta “prendendo in giro” e Lei ha solo qualche anno più della sottoscritta?!?!?
Beati i Suoi nipoti!
[quote name=”monica mimangiolallergia”]Cara Nonna Maria,
parole ben dette (ben scritte) e mi annoto:
“Ricordiamoci però che nessuno di noi è esente dal “partecipare” perchè ogni piccolo contributo rende grande qualsiasi impresa.” Queste parole non sembrano dette da una nonna… Non è che ci sta “prendendo in giro” e Lei ha solo qualche anno più della sottoscritta?!?!?
Beati i Suoi nipoti![/quote]
Cara Monica, ogni tanto ci sfiora il dubbio che la nostra Nonna Maria abbia qualche anno MENO di noi…altro che….
Se proprio vuoi mi dichiaro: sono nata nel 19…..46…..
ma è giovanisssssssssima! Ma sono certa che anche tra vent’anni il suo pensiero sarà giovane e al passo coi tempi esattamente come ora!