lettera a tutti i bambiniOggi non vi propongo un mio pensiero ma una lettera scritta da un nonno (docente dell’Università Cattolica) inviata al Comune di Milano che sottoscrivo pienamente.

Cari Nipoti,
questa lettera è firmata i nonni poiché quello che dirò non è tutta farina del mio sacco. Sono cose che ho imparato parlando con altri nonni sulle panchine dei giardini, con miei colleghi di lavoro, ascoltando gli amici di maggio ’12 e leggendo libri.

Da solo vi avrei forse detto cose un po’ antiquate o scontate ma come ci diciamo spesso “l’unione fa la forza”.

Abbiamo qualche preoccupazione per il presente e per il vostro futuro ma quando dialoghiamo sul nostro passato e sul vostro futuro siamo pieni di speranza: avete una vita davanti straordinaria e inimmaginabile. Il mondo e la comunità umana si stanno trasformando a ritmi rapidi. Facciamo forse fatica a percepirlo perché ne siamo troppo immersi ogni giorno ed è facile confondere “crisi economica” e trasformazioni del mondo e della società.

Si vive più a lungo e molti di voi vivranno più di cento anni. Nei prossimi quarant’anni gli ultraottantenni aumenteranno di sette volte, i centenari di quindici. Voi invecchierete sempre più in gamba, nel senso che starete bene di salute, avrete voglia di vivere e potrete lavorare per gran parte della vostra vita.

Noi, dopo la guerra, abbiamo vissuto in un mondo più regolato e meno affrettato del vostro:
– per noi prima c’era la scuola e l’istruzione, poi veniva il lavoro e la famiglia, ed infine la pensione. Voi avrete una vita a mosaico e meno lineare, dove la ricerca di nuove conoscenze e lo sviluppo delle vostre capacità viaggeranno intrecciati tutta la vita per far fronte a situazioni impreviste, a nuove possibilità, alla instabilità delle relazioni, alla pluralità di valori e culture, alla varietà degli stili di vita, a tante diversità che spesso saranno fonte di innovazione e potranno ispirare la vostra creatività
– il lavoro per noi era spesso uno per tutta la vita e frequentemente in una unica azienda. Voi avrete vite lunghe e produttive dove cercare un lavoro che vi ispiri sarà il segreto per fare una vita bella, dove avrete più opportunità per cambiare direzione e riorientarvi, per imprendere, magari con persone di tutto il mondo, forse in paesi dove non siete nati
– tra soli 15 anni, grazie alle tecnologie informatiche, cinque miliardi di persone saranno interconnesse 24 ore su 24 e il sapere mondiale sarà a vostra disposizione su ogni pc. In un mondo che muta rapidamente, le vostre capacità e potenzialità saranno messe alla prova ma queste trasformazioni sfidano anche noi adulti che, per ora, giorno per giorno, possiamo affrontarle con voi. Il vostro futuro è già cominciato e noi famiglie, educatori e cittadini siamo qui a lavorare assieme per costruire con voi le basi del vostro capitale culturale, sociale ed emotivo che vi aiuterà ad accrescere la qualità della vita, la vostra e quella degli altri
nessuna delle generazioni precedenti la vostra ha avuto a disposizione tecnologie che vi consentiranno di realizzare cose incredibili, a basso costo, e con una certa facilità. Penso che in particolare la connettività avrà una grande importanza potenziale facilitando i vostri contatti con persone innumerevoli, aiutandovi nella risoluzione di problemi e per capire le diversità degli altri. Queste tecnologie è importante imparere ad usarle da subito con prudenza, misura, non da soli e soprattutto pensando che le tecnologie non possono risolvere i vostri problemi, risolverli per voi. Pensate anche che, passando molto tempo in futuro con persone virtuali, le reali amicizie e gli affetti profondi che saprete costruire e coltivare, i sinceri e trasparenti legami che saprete creare con i colleghi saranno sempre più importanti e fonte di gioia.

Mi avvio verso la fine.

Alcune cose dette vi potranno sembrare un po’ strane ma ricordate che nel passato recente l’individualismo competitivo si credeva fosse la chiave del successo. Per il futuro sarà necessaria una visione più collaborativa dei rapporti umani. Di fronte a sfide più impegnative di quelle poste a tutte le generazioni precedenti imparerete presto quando sia meglio condividere la vita piuttosto che affrontarla da soli, quanto sia necessario, se possibile, cooperare invece che competere.

Ma a proposito di sfide chiuderò con la sfida più grande e con l’augurio più caldo ripreso dagli Indiani d’America.

Prima l’augurio:
che tu possa avere
aria per respirare
fuoco per scaldare
acqua da bere
e Terra su cui vivere

Torno alla sfida con constatare invece che oggi, bambini, le vostre esigenze sono quanto mai disattese e toccherà alla vostra generazione decidere l’uso e la conservazione delle risorse del pianeta sempre più scarse: acqua, energia e suolo. Molti dei privilegi che avete ereditato hanno eccessivamente consumato queste risorse. In futuro continaria di migliaia di voi lavoreranno in tutto il mondo per affrontare efficacemente questo problema.

Noi vi auguriamo una buona qualità di vita in un lungo viaggio di scoperta.

 

Firmato

i NONNI

 

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