giocare con arte Emanuela e Clara ci raccontano di come sono nate le app bilingue che hanno creato per avvicinare e far divertire bambini e ragazzi attraverso l’arte.

 

Ragazzi e giovani «multitasking» di domani, capaci di utilizzare contemporaneamente diversi dispositivi tecnologici senza alcun timore. Tutti ci domandiamo, ma chi sono?

La risposta è immediata.

Sono i bambini nativi digitali degli anni 2000 cresciuti a omogeneizzati e chip a cui viene più spontaneo e naturale, rispetto alle generazioni precedenti, sperimentare, toccare, guardare, essere creativi.

 

Le parole volano via, l’esperienza no. Se ascolto qualche volta mi può capitare di dimenticare, se vedo ricordo, se faccio capisco… Ecco, è a questa formula che abbiamo pensato quando ci è venuto in mente di realizzare la serie di app Giocare Con Arte.

 

Ci siamo chieste: ma quale potrebbe essere la nuova frontiera dell’apprendimento ai tempi di internet? E quella della creatività? Ma certo, ci siamo risposte, è l’arte, con la sua molteplicità di contenuti e di abilità.

 

Con lo spirito di offrire contenuti senza essere impositivi ed eccessivamente didattici, abbiamo ideato Giocare Con Arte 1 e Giocare Con Arte 2 le prime di una serie di app bilingue per iPad (italiano e inglese) dedicate ai bambini tra i 6 e i 14 anni che possono essere incuriositi dal mondo dell’arte, che amano divertirsi con i colori, le forme, le figure e che trovano divertente imparare cose nuove. Perché chi l’ha detto che imparare è una cosa noiosa? Lo si può fare senza provare la sensazione di obbligo che talvolta i bambini percepiscono a scuola.

 

Sfruttando l’oggetto magico iPad si può volare con l’immaginazione, inventare nuovi personaggi, provare il gusto di toccare un quadro vero e di studiarlo nei minimi dettagli come solo i bambini sanno fare, spinti dal desiderio della scoperta e della concretezza dell’azione.

Nel preparare il progetto, allestire ogni singola videata, incaricare gli sviluppatori di rendere l’ambiente interattivo il più possibile amichevole e invitante, ci siamo messe anche dalla parte dei genitori, immaginando che avrebbero gradito di poter affidare nelle mani dei propri figli un’attività-gioco stimolante, divertente ma anche formativa.

 

Non è proprio dalle prime esperienze tattili che si conosce il mondo che ci circonda?

 

Questo è l’intento delle attività interattive che si configurano come un ulteriore strumento cognitivo.
Infine abbiamo pensato che un personaggio-guida avrebbe garantito la giusta equidistanza tra lo sperimentare completamente da soli o con l’aiuto di un percorso tracciato. Ecco quindi che Jack, la simpatica ranocchia che sa tutto sull’arte, mostra, senza essere invadente e con semplicità, i capolavori della pittura, della scultura e del design scelti per le app.

 

Il risultato, per quello che abbiamo potuto constatare nei laboratori e nel rapporto diretto con i bambini che hanno giocato con le app, è davvero positivo. Ci siamo trovate di fronte a uno spettacolo meraviglioso: osservare con i nostri occhi l’efficacia delle suggestioni visive, percettive e manuali che un quadro può trasmettere.

Ogni bambino sente di essere lui il protagonista di un’opera d’arte avendo la possibilità di reinventarla e plasmarla proprio come fa un vero artista. Ecco quindi che gli accostamenti delle forme e dei colori danno origine a vere e proprie reinterpretazioni dell’opera d’arte che in questo modo diventa parte integrante della vita quotidiana e non più un oggetto irraggiungibile o peggio fruibile solo da chi ha già gli strumenti culturali per capirlo.

È facile intuire che il progetto Giocare con Arte è ricchissimo di temi e di possibili attività che vorremmo continuare a progettare e a pensare a misura di bambino.

 


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