Il ciclo ecologico è tale perché consente di lavare al meglio, asciugare al meglio, col minore utilizzo di energia e di acqua possibili.

La macchina è provvista in negozio dell’etichetta “energy label” che riporta alcune informazioni tra le quali le più evidenti sono le tre lettere come ad esempio AAA. Le tre lettere identificano le prestazioni della macchina nell’ordine e per quanto riguarda energia, lavaggio e asciugatura mentre il consumo di acqua (assieme a poche altre informazioni) è espressamente indicato in litri; più una lettera è vicina alla A e migliore è il risultato relativo al parametro corrispondente e quindi la dichiarazione AAA risulta la migliore combinazione possibile. 

In tal senso il ciclo ecologico è quello utilizzato per la dichiarazione dell’etichetta “energy label” nel senso che, come indicato sul libretto istruzioni, i parametri dichiarati con l’etichetta che si trova in negozio sono da riferire alla macchina quando è funzionante con tale ciclo.

 

Per queste ragioni il ciclo ecologico è progettato per raggiungere questa miglior combinazione possibile di risultati e la raggiunge davvero! Non si tratta di un compromesso. Risulta ovvio che in teoria, non solo per una lavastoviglie, utilizzando più energia è più facile lavare meglio oppure asciugare meglio e lo stesso vale per la quantità d’acqua. Tocca a noi progettisti fare in modo di ottenere gli stessi risultati ottimizzando tutti e quattro parametri e agendo in particolare sull’unica variabile con cui “giocare”, quella del tempo.

Riusciamo a lavare con uguale efficacia ma con energia inferiore raggiungendo temperature un po’ più basse ma lavando più a lungo e riusciamo a lavare con uguale efficacia ma con meno acqua lavando più a lungo. Questa è la ragione principale al di là di piccoli addizionali artifici che consentono ulteriori ottimizzazioni molto fini.

 

Il risultato finale, che correttamente per l’utente può apparire non del tutto ovvio, è che così facendo la lavastoviglie consuma poca energia sia perché raggiunge temperature non molto elevate sia perché utilizzando un po’ meno acqua necessita di meno energia per scaldare tale acqua; la conseguenza di tutto sta nel fatto che il ciclo durerà più di un ciclo normale e questa cosa è comune per tutti i produttori.

 

Il ciclo ecoe’ certificato, per l’utente, sia dall’etichetta energetica (che non viene solo apposta in negozio ma è anche nel prodotto normalmente assieme al libretto di istruzioni) sia dalle spiegazioni che si trovano sul libretto.

Si può aggiungere che tutti gli altri cicli della lavastoviglie lavano con combinazioni differenti dei parametri sopra citati; alcuni con più energia e più acqua ma in meno tempo, altri solo con più energia e meno tempo.
Questi cicli, sempre come indicato nel libretto, possono confrontarsi con il ciclo ecologico dal punto di vista della tipologia di carico e di sporco che possono lavare. Vi sono talvolta cicli che hanno un consumo di energia leggermente inferiore a quello del ciclo ecologico ma in tal caso essi non sono confrontabili con tale ciclo nel senso che, sempre come descritto sul libretto, sono dedicati ad utilizzi del tutto particolari come per esempio la pulizia di bicchieri delicati o di stoviglie in ridotta quantità e con “sporco fresco”.

 

 

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7 Comments

  1. interessante!!
    io uso sempre un ciclo molto breve (si chiama “giornaliero 30′”)
    è corretto pensare che il ciclo eco in questo caso consumi un pochino di più ma lavi meglio?
    oppure il mio 30′ per fare così in fretta probabilmente consuma molto?
    grazie

  2. Nonna Maria

    Quindi se ho capito bene io dovrei privilegiare il programma ECO anche se dura 50 minuti più del programma AUTO? Confesso di non averlo mai fatto!! E confesso anche un’altra cosa che penso sia molto diffusa: io non leggo mai attentamente i libretti di istruzione! A volte mi sembrano volumi di enciclopedie e solo la vista mi comporta ansie da lettura. Voi mamme li leggete i libretti di istruzione?

  3. Mamma quasi green

    Grazie per l’interessante approfondimento. Mi unisco ai commenti precedenti. Anche io uso spesso il ciclo brevissimo, nella speranza di consumare meno. I nostri piatti non sono molto sporchi perché il tipo di cibo che consumiamo è leggero e non unto e il ciclo brevissimo (che nel mio caso è di 29 minuti) lava molto bene (anche usando saponi fai-da-te- ecologici). Sto sbagliando tutto?
    Anche io, come Nonna Maria, sono un po’ allergica alle istruzioni….

  4. alcuni detergenti (nello specifico mi riferisco a prodotti in pastiglie, di varie marche e di vario genere, dal multifunzione all’ecologico) riportano sulla confezione una dicitura che riassumo con parole mie: non si garantiscono i risultati di lavaggio se utilizzate con ciclo breve o con ciclo ecologico

    a questo punto mi chiedo: per quale motivo? e con quale tipo o formulazione di detersivo ottengo i risultati migliori in combinazione con il ciclo ecologico?

    grazie!

  5. Ciao ragazzi!
    ho letto l’articolo: davvero interessante!
    Avendo da poco acquistato una lavastoviglie (Candy CDI 9P45/E-S) e consultato il suo manuale di istruzioni, mi è sorto un piccolo dubbio. Ero convinto che un ciclo “ECO” fosse più risparmioso rispetto a quello definito “normale”; in realtà, sul libretto sono riportati i seguenti valori:

    • [b]Ciclo Normale[/b]
    prelavaggio
    lavaggio (50°C)
    risciacquo (65°C)
    Asciugatura

    consumo energia: 0.77 kWh
    consumo acqua: 10 litri
    durata: 160 min

    • [b]Ciclo Economico[/b]
    prelavaggio
    lavaggio (45°C)
    risciacquo (65°C)
    asciugatura

    consumo energia: 0.82 kWh
    consumo acqua: 14 litri
    durata: 100 min

    • [b]Ciclo Delicato[/b]

    lavaggio (45°C)
    risciacquo (65°C)
    Asciugatura

    consumo energia: 0,76 kWh
    consumo acqua: 12
    durata: 85min

    Tirando le somme, il ciclo normale dura e scalda di più; l’unica differenza sono 4 litri d’acqua in meno a suo vantaggio rispetto all’economico. In questo caso il risparmio è di 0,05 kWh.
    Se invece confronto il delicato con l’economico, noto la mancanza del prelavaggio, 2 litri d’acqua e 15 min di durata in meno e stesse temperature. Risparmio: 0,06 kWh???

    Come è possibile?

    È sensato che un programma “normale” consumi meno dell'”eco”?

    Ditemi cosa ne pensate.

    Grazie mille

  6. carissime,qui di seguito trovate la risposta di Giovanni Beretta del Centro Progettazione Lavastoviglie Electrolux di Solaro ai vostri quesiti: Da un punto di vista numerico i due cicli menzionati hanno le seguenti caratteristiche: – CICLO BREVE: durata 30 minuti, consumo di energia pari a circa 800watt, consumo di acqua pari a circa 8 litri – CICLO ECO: durata 160 minuti, consumo di energia pari a circa 990watt, consumo di acqua pari a circa 9 litriSi deduce quindi che nonostante il ciclo eco abbia una durata 5 volte più grande, esso ha consumi in valore assoluto non molto differenti da quello breve.In altre parole il ciclo breve non consuma “molto”.Il ciclo breve però viene descritto sul libretto istruzioni come un ciclo indicato per un carico di stoviglie non completo, certamente inferiore rispetto al numero massimo di coperti della lavastoviglie (12 per una lavastoviglie da 60cm e 9 per una lavastoviglie da 45cm di larghezza) e soprattutto adatto a lavare uno sporco cosiddetto “fresco” come quello che può provenire dalla colazione o da un pasto veloce.Come descritto sul libretto istruzioni, utilizzare il ciclo breve con carico completo della lavastoviglie e/o sporco tenace (croste di arrosto / risotto / latte bruciato, …) espone al rischio di risultato finale carente.Inoltre il ciclo breve, in quanto tale, è composto da sole fasi di lavaggio e non prevede una vera fase di asciugatura per cui se al termine di tale ciclo si apre immediatamente la lavastoviglie il carico risulta non asciutto.Il ciclo eco è invece indicato per un carico completo / massimo (12 coperti = 140pezzi!) e per sporco anche tenace; è inoltre un ciclo con una lunga fase di asciugatura e quindi al suo termine il carico risulterà ben asciutto.Il ciclo eco garantisce quindi la migliore pulizia delle stoviglie e la migliore asciugatura con qualsiasi tipo di sporco; il suo “unico inconveniente” è la sua durata.

  7. Ariane Sogliani

    Ora è tutto chiaro!
    Perciò il classico sporco della famigliola…la nostra per intenderci…viene via meglio con un ciclo più lungo del normale ciclo breve ma che in quanto a consumi si equivale.
    In effetti anch’io sono un po’ allergica alle istruzioni e ho sempre prediletto il ciclo breve…meno tempo e meno consumo, già ma meno pulizia in effetti!
    PS
    anche mio marito, convinto consumatore etico, ringrazia per i consigli.